“Brigata Ebraica, lezione per l’Europa”
Avrebbero potuto rimanere al di fuori del conflitto e astenersi dall’intervenire in quell’Europa che li aveva traditi e che stava perpetrando l’assassinio di milioni di fratelli. E invece agirono, impartendo al mondo una lezione di generosità e di altruismo.
Cimitero di guerra alleato di Piangipane, Ravenna. Annuale appuntamento per rendere omaggio alla memoria dei caduti della Brigata Ebraica, il corpo combattentistico formato da oltre 5mila volontari giunta dall’allora Palestina mandataria che, agli ordini del brigadiere canadese Ernest Frank Benjamin e in affiancamento ai gruppi Cremona e Friuli, ebbe un ruolo decisivo nello sfondamento della Linea Gotica, costringendo l’esercito tedesco a retrocedere e aprendo la strada per la liberazione dell’Italia del Nord.
“Oggi siamo qui per scolpire nei nostri cuori i nomi dei valorosi che caddero in battaglia e attraverso il loro ricordo rendere omaggio a tutti coloro che lottarono contro la barbarie. Questo – ha spiegato Renzo Gattegna, presidente UCEI – l’altissimo messaggio che ci perviene da questo cimitero, nel quale riposano soldati di tutte le nazionalità e di tutte le fedi religiose”.
Presenti numerose delegazioni ebraiche locali. Da Ferrara il presidente Andrea Pesaro, il rav Luciano Caro, la Consigliera UCEI Eileen Cartoon. Da Bologna il presidente del museo ebraico Guido Ottolenghi e la Consigliera Ines Miriam Marach (presente anche per l’Adei). Da Verona il presidente Bruno Carmi e il rav Yosef Labi. Per l’ambasciata israeliana l’addetto militare Kobi Regev, con al fianco l’ex combattente della Brigata Avraham Yayin.
“Siamo qui – ha proseguito Gattegna – anche e soprattutto per impedire che questi fatti storici cadano nell’oblio, pericolo sempre incombente come è stato dimostrato allorché alle manifestazioni in ricordo della Liberazione, il 25 aprile di ogni anno, la Brigata Ebraica è stata oggetto di inqualificabili offese e aggressioni da parte di alcuni manifestanti, per fortuna una esigua minoranza, che nulla sa della storia, della Resistenza e della Liberazione”.
Anche per questo, ha concluso il presidente dell’Unione, “siamo stati lieti di apprendere ed esprimiamo la più forte approvazione” alla proposta di legge portata avanti dai deputati del Parlamento Lia Quartapelle ed Emanuele Fiano, e sostenuta tra gli altri dall’onorevole Marco Di Maio, presente alla cerimonia, per onorare la memoria della Brigata attribuendole la medaglia d’oro al valore militare per la Resistenza.
“L’Europa tutta ha un debito di riconoscenza verso la Brigata, le cui azioni ci dimostrano, al pari di quanto avvenuto con i Maccabei o con gli eroi del Ghetto di Varsavia, la necessità che si presenta talvolta nella Storia di prendere le armi contro iniquità e violenza”, sottolinea rav Caro. Che poi aggiunge: “Se viviamo in democrazia lo dobbiamo anche a loro”. La Consigliera UCEI Cartoon scandisce i nomi dei caduti, uno per uno, mentre una piccola bandiera con la Stella di Davide viene piantata vicino al luogo del loro riposo. Rav Yayin, al primo appuntamento pubblico dal giorno del suo insediamento, legge un salmo e invita all’impegno collettivo per il raggiungimento di pace e fratellanza tra gli esseri umani. “Ai reduci abbiamo fatto una promessa: non vi dimenticheremo”, si commuove Romano Rossi dell’associazione Reduci del Gruppo di Combattimento Friuli. Mentre Martina Monti, 28enne assessore del Comune di Ravenna, dice: “Il testimone del ricordo passa a noi giovani. Dobbiamo essere all’altezza”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(9 novembre 2015)