Technion-Sapienza, una firma
per la ricerca scientifica
Fiore all’occhiello dell’università israeliana, il Technion di Haifa è garanzia nel mondo di stimoli e successi scientifici ad altissimo livello.
Un vero e proprio colosso del sapere, con vari Nobel all’attivo, che rinnova in queste ore il proprio legame col mondo accademico italiano attraverso un nuovo accordo di cooperazione siglato con l’Università La Sapienza di Roma.
“Le firme che vengono apposte oggi hanno una ricaduta di forte concretezza. E vogliono essere un chiaro messaggio a chi, sempre in ambito universitario, sceglie invece il boicottaggio. Una vergogna che non può essere accettata e per combattere la quale chiediamo aiuto a ogni singolo docente” ha affermato il presidente della Italian Technion Society Piero Abbina introducendo la firma dell’accordo, siglato dal pro rettore dell’ateneo romano Teodoro Valente e dall’ambasciatore israeliano in Italia Naor Gilon nel corso di una iniziativa dedicata al tema “Israele e lo spazio”.
Ospite d’onore dell’evento l’ingegnere aerospaziale Pini Gurfil, che ha illustrato il programma spaziale di Israele e i punti di contatto con la ricerca condotta al Technion. Una presentazione che ha messo in luce in particolare il lavoro dei diversi laboratori e la sfida del progetto satellitare Samson, che ha come obiettivo la costruzione e il lancio di tre nano satelliti completamente autonomi, capaci di operare nello spazio come un gruppo coordinato. Questo gruppo – è stato spiegato Gurfil – costituirà la prima costellazione di nano satelliti mai inviata nello spazio.
La serata, che si è svolta al Centro Ebraico Il Pitigliani e ha raccolto l’interesse di un folto pubblico, si è aperta con i saluti della presidente della Comunità romana Ruth Dureghello e del rabbino capo Riccardo Di Segni.
“Cultura, apertura, internazionalizzazione. Sono sfide importanti. C’è bisogno di tornare alla percezione dell’identità dell’eccellenza ebraica anche come eccellenza scientifica”, ha sottolineato rav Di Segni. “I fatti degli ultimi giorni che in un modo o nell’altro hanno interessato la nostra Comunità – ha poi aggiunto – hanno confermato l’esigenza, più forte a Roma che altrove, di colmare al più presto questo gap”.
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(4 dicembre 2015)