“Europei di nuoto in Israele,
organizzazione eccellente”
“Un grande successo, che conferma la bontà della nostra scelta. Israele si è dimostrato all’altezza sotto tutti i punti di vista”.
Presidente della Lega europea del nuoto, Paolo Barelli ci risponde mentre è in viaggio per Gerusalemme.
Dopo pochi minuti, nella capitale, il primo ministro Benjamin Netanyahu gli ha esternato la soddisfazione personale e del governo per come è stata gestita l’edizione dei giochi continentali in vasca corta che vanno concludendosi a Netanya. Una grande festa di sport, come aveva auspicato Barelli in un’intervista su Pagine Ebraiche di dicembre. E anche un grande exploit per il movimento italiano, che ha fatto incetta di record e medaglie.
“Sono molto soddisfatto, non potrebbe essere altrimenti. L’organizzazione è stata eccellente e le gare si sono svolte in un clima sereno e positivo, apprezzato da tutte e 48 le federazioni coinvolte. Lo stesso governo israeliano si è reso conto dell’importanza di questa manifestazione, che ha avuto una dimensione mediatica planetaria. Dietro c’è stato un lavoro notevole – sottolinea Barelli – ed è motivo di orgoglio il fatto che venga riconosciuto”.
Un lavoro che è stato anche volto a contrastare le molte pressioni subite (“in parte in buona fede, in parte no”) per spostare l’organizzazione del torneo in Ungheria, dove alcune delegazioni o atleti avrebbero ammesso di sentirsi maggiormente a proprio agio sul piano della sicurezza individuale.
“Ancor prima dei drammatici fatti di Parigi – ha raccontato Barelli – la grande eco mediatica che ha dato risalto alla cosiddetta Intifada dei coltelli ha fatto sì che iniziassero a serpeggiare dei malumori. La prima cosa che abbiamo fatto è stata di informarci con i nostri contatti israeliani per approfondire la questione. Partendo dal presupposto che non esistono luoghi a ‘rischio zero’, ma questo vale ormai per tutto il mondo, abbiamo esplorato ogni possibile criticità. E giunto al termine di questo esame sono stato ben lieto di constatare che non ci fosse nessun valido motivo per cambiare rotta”.
Esulta anche l’Italia. L’ultimo trionfo, l’oro conquistato da Federica Pellegrini nei 200 stile libero. Quarantesima medaglia internazionale per la campionessa veneta. E ancora, tra i vari successi, il record mondiale di Gregorio Paltrinieri nei 1500.
“Andiamo in Israele con tutti i migliori. Penso ad esempio ai nostri tre assi Pellegrini, Magnini e Paltrinieri. Ma anche a tutti gli altri. Una delegazione che è tra le più competitive, non ho dubbi. Il nostro obiettivo? Lasciare il segno” ci aveva raccontato qualche giorno fa Barelli. Un auspicio che continua a trovare conferme.
(Nell’immagine, da sinistra a destra, il presidente della federazione israeliana Shay Schachner, il presidente della Lega europea del nuoto Paolo Barelli, il ministro Miri Regev e l’ambasciatore italiano in Israele Francesco Maria Talò)
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(6 dicembre 2015)