Rabbinato d’Israele-Santa Sede
“I migranti una opportunità”

Far sì che l’immagina divina, che è in ciascun essere umano, sia rispettata e promossa. Far sì che piena dignità sia accordata a chi bussa alle nostre porte, anche nella consapevolezza del positivo contributo che potrà derivarne. Far sì che l’opinione pubblica e i legislatori si distinguano nell’individuazione e nell’implementazione delle migliori pratiche.
Questi gli obiettivi che si sono posti i partecipanti al 13esimo incontro della commissione bilaterale delle delegazioni del Gran Rabbinato di Israele e della Commissione della Santa Sede per i rapporti religiosi con l’ebraismo, guidate rispettivamente dal rav Rasson Arousi e dal cardinale Peter Turkson.
Incentrato sul tema “Migranti e rifugiati: minaccia o opportunità?”, l’incontro si è svolto a Gerusalemme e ha rilanciato il comune impegno di ebrei e cristiani sui grandi temi della contemporanietà, anche in relazione agli ultimi segnali arrivati in tal senso dal Vaticano. Come il nuovo documento della Commissione per i rapporti religiosi con l’ebraismo, dedicato alla dimensione teologica del dialogo e intitolato “Perché i doni e la chiamata di Dio sono irrevocabili”.
Tale documento, si legge in una nota congiunta, afferma la validità eterna della “divina alleanza” con il popolo ebraico e sottolinea che da parte della Chiesa “non c’è l’intento di convertire gli ebrei”. Centrale inoltre, si afferma, lo sforzo di costruzione di un mondo “più giusto e pacifico”.

(20 dicembre 2015)