Genadi Kaufman (1974 – 2015)

genadi kaufmanLavorava duramente per sfamare la famiglia, faceva il giardiniere a Ma’arat HaMachpelà, presso la Tomba dei Patriarchi di Hebron, e lascia due figli, uno più grande che fa il soldato e una bambina di 7 anni.
Viene ricordato così Genadi Kaufman, 41 anni, il civile israeliano morto stamattina dopo tre settimane di agonia a seguito di un accoltellamento perpetrato da un terrorista palestinese. Il 7 dicembre Kaufman era stato ripetutamente colpito da Ihab Maswada, 21 anni, alla fermata dell’autobus di Hebron prossima alla Tomba dei Patriarchi in quella che è ormai tristemente nota come l’Intifada dei coltelli.
Maswada era stato poi immediatamente bloccato dalla polizia di frontiera evitando ulteriori vittime. “Quando ci siamo accorti dell’attacco – hanno raccontato gli agenti – avevamo pochi secondi per fermare il terrorista ed evitare che continuasse a colpire”. Trasportato d’urgenza all’ospedale di Shaare Tzedek di Gerusalemme, Genadi Kaufman è stato amorevolmente curato dall’équipe medica nonostante le sue condizioni critiche per tre settimane. “Nonostante le difficoltà e la testarda battaglia dei diversi team che hanno operato per tre settimane e mezzo, non è sopravvissuto alle sue ferite gravi” ha confermato in un comunicato l’ospedale.
“Questa mattina – ha dichiarato il premier Benjamin Netanyahu, commentando il delitto – voglio dire a chiunque voglia allontanarci dalla Tomba dei Patriarchi che, eccetto che per qualche anno dell’ultimo secolo, noi siamo stati qui per 4000 anni. E rimarremo qui per sempre”.
A ricordare Genadi, che è la venticinquesima vittima del terrorismo palestinese degli ultimi mesi, è stato Malachi Levinger, a capo del consiglio comunale di Kiryat Arba, dove risiedeva: “La famiglia sta soffrendo molto – ha spiegato – Negli ultimi giorni abbiamo pregato molto per la salvezza del nostro amico. Chiediamo alle persone di stare vicino alla famiglia e a tutta la comunità in questi giorni difficili”.

(30 dicembre 2015)