Firenze – “Israele, realtà da scoprire”

isrDue gli obiettivi di fondo: combattere l’antisemitismo nelle sue forme più evidenti e in quelle più occulte; far conoscere la realtà di Israele. E non solo la sua storia, cultura e politica, ma anche e soprattutto la ricerca scientifica, la tecnologia, la medicina, l’architettura e molti altri aspetti meno valorizzati che rendono speciale e al tempo stesso universale l’esperienza del giovane Stato ebraico.
È l’ambiziosa sfida dell’associazione Italia-Israele di Firenze, ricostituitasi in gennaio grazie all’entusiasmo di Valentino Baldacci, neo presidente, e di altre figure del mondo accademico, delle istituzioni e della società civile che si sono immediatamente prestate. Tra cui i neo vicepresidenti Zeffiro Ciuffoletti e Gigliola Sacerdoti Mariani.
Il rilancio dell’associazione passa in particolare attraverso due importanti collaborazioni, già avviate, con la Fondazione Spadolini Nuova Antologia e con il Centro di studi storici e di scienze sociali Passato Prossimo. Proprio la fondazione intitolata al grande politico repubblicano ha ospitato venerdì scorso la presentazione dell’ultimo libro di Fiamma Nirenstein, Il Califfo e l’Ayatollah, e una nuova volta tornerà a ospitare un evento il prossimo 16 marzo con protagonista Maurizio Molinari e il suo recente Il califfato del terrore.
Sottolinea con orgoglio Baldacci, che ha già ricevuto oltre 140 richieste di adesione: “Il prestigio di cui gode la Fondazione Spadolini mi esime dall’illustrarne le caratteristiche. Voglio però esprimere il mio caloroso ringraziamento all’amico Cosimo Ceccuti, che ha accettato di ospitare le due iniziative e di collaborare alla loro ideazione e organizzazione. ‘Passato Prossimo’ è un centro studi che da sei anni conduce ricerche nel campo delle scienze storiche e sociali e ne pubblica i risultati, ed è stato fondato dalle stesse persone che hanno promosso la ricostituzione dell’Associazione Italia-Israele di Firenze. Questa collaborazione non è un fatto meramente organizzativo. Esprime la volontà, manifestata fin dalla prima Assemblea, di non chiudersi in un ambito ristretto, ma di aprirsi quanto più possibile all’incontro e al confronto con chiunque voglia contribuire ad approfondire la conoscenza non solo dello Stato d’Israele, ma di qualunque altro tema ad esso connesso”.

(7 febbraio 2016)