“Da Firenze ad Assisi per Gino”
“Siamo orgogliosi di rappresentare Israele. Siamo orgogliosi di farlo nel nome di Gino Bartali”.
Questo il motto con cui la prima squadra israeliana di ciclismo del circuito professionistico, la Cycling Academy, ha preso oggi il via da piazza Elia Dalla Costa alla volta di Assisi.
Quasi duecento chilometri a pedali lungo la strada che Ginettaccio percorse decine di volte per dare assistenza agli ebrei perseguitati sotto il nazifascismo. “La storia di Bartali è fonte di ispirazione, non solo personale ma anche per tutti i miei compagni” ha spiegato il campione nazionale israeliano Guy Sagiv chiamando a raccolta la squadra assieme al team manager Ran Mar.
A salutare la squadra monsignor Dante Carolla in rappresentanza dell’arcivescovo Betori, Luigi e Biancamaria Bartali (due dei figli del Gino) e alcuni rappresentanti della Comunità ebraica fiorentina e dell’associazione Italia-Israele. A portare una testimonianza anche il giornalista UCEI Adam Smulevich, che in passato (assieme tra gli altri a Sara Funaro) ha contribuito a ricomporre alcuni tasselli inediti del coraggio di Gino il Giusto.
Prima tappa al museo intitolato a Bartali nella natia Ponte a Ema, quindi sosta a Terontola (tappa centrale in quei viaggi del coraggio) e infine una lunga volata verso il comune francescano.
Con gli atleti israeliani anche Jonathan Freedman, fondatore a New York del Team Gino Bartali.
(Nell’immagine la squadra mentre passa da Ponte a Ema)
(20 marzo 2016)