OSE – La mia Haggadà
Credeva nel ruolo dell’educazione e quindi, con profonda convinzione, donò i suoi averi affinché la gioventù ebraica potesse disporre di un luogo di ritrovo, confronto, divertimento. Quel luogo fu individuato in Caletta di Castiglioncello, nella Maremma toscana, dove per lungo tempo è stata attiva una colonia che ha costituito un vero e proprio punto di riferimento per più generazioni.
Nel nome del suo benefattore, Lazzaro Levi, l’Organizzazione Sanitaria Ebraica è protagonista in questi giorni di un importante impegno.
Grandi, piccole e medie Comunità: ciascun bambino fino all’età limite di 10 anni ha la possibilità di ricevere gratuitamente una copia di un testo – “La mia Haggadà” – che è pensato sì per i piccini, ma che piace anche ai grandi e che sarà sulle tavole di molte famiglie in occasione dei sedarim di Pesach, le due riunioni conviviali che segnano l’inizio della Pasqua ebraica con il loro carico di riti e simbologie.
Presentata sia a Roma che Milano, “La mia Haggadà” si sfoglia con piacere ed è impreziosita dai disegni di Lia Frassinetti e dal lavoro di adattamento dei testi svolto dal rav Benedetto Carucci Viterbi.
Intervenendo al centro culturale Il Pitigliani, il presidente dell’Ose Giorgio Sestieri ha sottolineato l’alto valore simbolico di un’iniziativa che è in linea con i valori testimoniati da Levi in vita e in quell’ultima scelta così ricca di significati.
Oggi la colonia non c’è più, ma resta attuale la sfida di un contributo da parte dell’Ose, che ha festeggiato nel 2012 il suo centenario, affinché le nuove generazioni possano vivere con gioia e consapevolezza la loro identità ebraica. Afferma Sestieri: “Lazzaro Levi aveva a cuore i bambini, avrebbe apprezzato un’iniziativa di questo genere”.
A sostegno dell’Ose in questa sfida anche il rabbino capo Riccardo Di Segni, la presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello e il presidente del Pitigliani Bruno Sed, intervenuti con parole di stima e incoraggiamento nel corso dell’evento romano.
(8 aprile 2016)