Rassegna stampa – Una fiera da raccontare

“È una fiera da raccontare. Mica solo perché da oltre mezzo secolo essa costruisca una narrazione dei bisogni e dello sviluppo dei giovani lettori del mondo. Ma per una ragione ancor più precisa. Tentando il solito gioco di capire che cosa caratterizzi, anno per anno, la Bologna Children’s Book Fair di questo 2016 — inaugurazione oggi alle 10 —, torna alla mente una celebre frase di Cesare Pavese: ‘Raccontare le cose incredibili come fossero reali, sistema antico; raccontare le reali come fossero incredibili, moderno'” Così il 4 aprile su QN, nel giorno di apertura della più grande fiera internazionale dedicata ai libri per giovani e giovanissimi lettori presenta l’immancabile appuntamento. Vengono citate tendenze e singoli eventi, e un libro – Frantz e il Golem – a cui Pagine Ebraiche, con il dossier Leggere per Crescere distribuito in fiera a cura dell’organizzazione, ha dedicato ampio spazio. Citati anche la Germania, paese ospite, e un’altro dei temi del dossier del giornale dell’ebraismo italiano, la mostra ‘Tolle Hefte. Libri Folli e Bellissimi’ sui i volumi della collezione avviata nel 1991 da Armin Abmeier, fatta da narratori e illustratori affiancati nell’unica intenzione di raggiungere il risultato di cui parlava Einstein: “L’arte suprema dell’insegnante è risvegliare la gioia dell’espressione creativa e della conoscenza”.

In difesa delle paritarie. Essere “sistematici, organici e critici” per saper mostrare “quale patrimonio sia per il Paese la scuola paritaria” e per “risvegliare l’attenzione dell’opinione pubblica sul diritto di scelta in campo educativo”. È questo l’invito che il cardinale Angelo Scola rivolge al mondo della scuola paritaria, in particolare quella cattolica, nel corso dell’incontro tenutosi all’Università Cattolica di Milano. Incita “ad uscire da uno scenario rivendicativo” per entrare in un percorso “capace di dare alla scuola paritaria il peso che ad essa compete e mostrare il vantaggio sociale di questa esperienza, che è una delle poche che i cittadini portano avanti a proprie spese”. Essere “sistematici, cioè trattare insieme la materia della parità”, “organici, quindi saper lavorare in rete” e “critici, ossia essere capaci di mettersi a confronto con i veri bisogni educativi del Paese”. (Avvenire Milano, 6 aprile)

Strette di mano. Giornale e Libero riportano la notizia che in Svizzera due fratelli musulmani sono stati autorizzati a non stringere la mano alla maestra dalla direzione dell’istituto scolastico, come invece prevederebbero le regole in vigore in quella scuola. Ma si tratta di un gesto che viola il costume diffuso nei paesi islamici. (6 aprile)

Ada Treves twitter @atrevesmoked

(8 aprile 2016)