scuole – Il segreto di Pulcinella

Stamford Hill, HackneySono almeno mille i ragazzi ebrei che attualmente mancano all’appello nelle scuole di Hackney, quartiere a nord-est di Londra. A rivelarlo un’indagine del sito di informazione Independent che parla di centinaia di ragazzi appartenenti a famiglie ebraiche haredi londinesi ritirati negli ultimi anni dal sistema scolastico di Hackney. Secondo l’Independent e la British Humanist Association, i giovani, per lo più maschi, lasciano la scuola attorno agli 11-13 anni (prima del bar-mitvah, momento che segna l’ingresso nell’età adulta per un ebreo) per frequentare scuole religiose non riconosciute in cui le lezioni sono svolte in yiddish, l’inglese è vietato così come le materie scientifiche. Una situazione illegale, denunciano media e attivisti, di cui il dipartimento della Pubblica Istruzione e il Consiglio di Hackney non solo erano a conoscenza ma hanno deciso di ignorare, incidendo così sull’istruzione di migliaia di bambini.
“Siamo di fronte a un segreto di Pulcinella, almeno per il mondo ebraico – spiega all’Independent il rabbino Jonathan Romain, presidente della Accord Coalition, ente che si occupa di promuovere un’educazione inclusiva tra gruppi religiosi e laici – Ci sono scuole ultra-ortodosse che operano ad Hackney e non sono registrare presso il Dipartimento della Pubblica Istruzione. In sostanza, sono scuole illegali, ma le autorità sembrano chiudere un occhio”. Per Romain le autorità non intervengono per paura di essere accusate di antisemitismo. “Non vi è alcun motivo per cui una persona non possa essere immersa nella vita ebraica e al contempo parlare la lingua nazionale o ottenere delle qualifiche. Come rabbino plaudo coloro che sono impegnati nell’educazione ebraica, ma sempre come rabbino condanno chi vuole chiudere l’orizzonte ai propri figli e isolarli dalla società”.
Il calo nelle iscrizioni, riporta l’inchiesta, è soprattutto legato ai giovani maschi e all’obbligo per questi ultimi di concentrarsi in età adulta (dopo dunque il bar-mitvah) negli studi religiosi. In particolare, questa sorta di scomparsa dei bambini dal sistema scolastico ufficiale avviene dopo l’estate: per le famiglie è più facile ritirarli durante le vacanze estive piuttosto che durante l’anno accademico mentre per le autorità risulta più difficile fare verifiche.
Una documentazione redatta nel corso di un incontro tra i rappresentanti del Dipartimento per l’istruzione e la Hackney Learning Trust – organizzazione privata a cui il Consiglio di Hakney ha affidato la gestione di una parte del sistema scolastico del quartiere – rivela che entrambi gli enti erano a conoscenza della situazione almeno da sei anni. Durante l’incontro alcuni rappresentanti delle autorità avrebbero ammesso di aver distrutto le prove che dimostravano la presenza di queste scuole ebraiche illegali, forme di yeshivot non riconosciute. Secondo Jay Harman, della British Humanist Association,sono almeno “2000 i bambini intrappolati in queste scuole in tutto il Regno Unito”. Un ex alunno ha denunciato all’Independent di aver subito violenze mentre frequentava queste strutture. “La mia infanzia è stata rubata – la sua testimonianza – Le autorità ritengono erroneamente che un loro intervento costituirebbe un atto intimidatorio contro una minoranza, ma in realtà è il contrario. La discriminazione nei confronti dei bambini ebrei, l’antisemitismo, sta nel non intervenire a loro favore. Stanno dicendo che bambini come me non hanno gli stessi diritti degli altri perché proveniamo da una comunità ebraica ortodossa”:
Un portavoce del Dipartimento di Educazione ha annunciato l’avvio di un’inchiesta riguardo alla realtà delle scuole non riconosciute.

Daniel Reichel

(8 aprile 2016)