Torino scuola – Piccoli scienziati crescono
Un successo annunciato, ma che comunque colpisce, un anno dopo l’altro. Frotte di bambini che attraversano la scuola in tutte le direzioni, cori entusiasti, applausi, risate. Un gruppo pedala freneticamente in palestra, per accendere il logo dell’iniziativa, mentre in mensa una stampante 3D lo sta riproducendo in diretta. L’edizione 2016 di “Siamo tutti in po’ scienziati”, la giornata di attività e laboratori con cui la scuola ebraica di Torino avvicina i suoi alunni alla scienza, quest’anno è ancora cresciuta. Una programmazione complicatissima, che ha messo a dura prova tutti gli organizzatori, a partire dalla dirigente scolastica Sonia Brunetti, che pur arrivata alla fine della giornata con la stessa aria stralunata di tutti gli organizzatori riesce comunque a raccogliere ancora abbastanza energie per unirsi ai ragazzi per lo spettacolo conclusivo, “Ritmatica… mente”. Note e frazioni, ritmo e matematica che si sono trasformati lungo le settimane in coreografie costruite insieme alle docenti di musica e ginnastica, Gabriella Cigolini ed Emanuela Paterno. E che hanno dato tutto un altro gusto a nozioni spesso ostiche, anche grazie alla musica di Taté Nsongan, percussionista dei Mau Mau.
Sono quasi duecento, gli studenti delle scuole “Colonna e Finzi” ed “Emanuele Artom”, ma tutti, in qualche modo, sono stati coinvolti, così come le famiglie che hanno appoggiato l’iniziativa e il 5 aprile sono passate da un laboratorio all’altro, in cui gli stessi genitori a volte erano nel ruolo di esperti. Come per esempio Sarah Ottolenghi, la veterinaria di “Qui la zampa” che ha mostrato ai bambini come si svolge una visita, facendo sentire a tutti il battito cardiaco del cane e del gatto che per l’occasione hanno passato la giornata a scuola, o per “Una scienziata d’altri tempi” in cui una nonna, Carla Neppi Sadun che, come riportato anche su La Stampa che ha dedicato ampio spazio all’iniziativa, “ha raccontato la storia di sua zia, la biochimica Bice Neppi. Nel 1938 dovette lasciare l’insegnamento al Politecnico di Milano ‘perché di razza ebrea’”. Salvò i suoi appunti e lavorò sotto falso nome in una casa farmaceutica di Novi Ligure, dove mise a punto un farmaco molto utilizzato che fece la fortuna di una casa farmaceutica.
La collaborazione con il Politecnico e con il dipartimento di Fisica dell’Università – ormai consolidate da varie attività – ha portato a scuola esperti di molti diversi ambiti, così da “Mi fischiano le orecchie”, laboratorio sull’udito che molto ha impressionato i ragazzi anche per le spiegazioni sull’effetto dei rumori forti o della musica se ascoltata a volume troppo alto a “Cambiando direzione… La rifrazione oculare”, passando per laboratori sul rapporto fra giocattoli e scienza, era davvero difficile non essere coinvolti. “Alla scoperta del Parco del gran Paradiso”, “Più veloce della luce”, “Il mondo dei giocattoli”… da una classe all’altra, dalla mensa alla palestra, a Torino davvero “Siamo tutti un po’ scienziati”.
a.t. twitter @atrevesmoked
(8 aprile 2016)