rassegna stampa – Presuntivamente neutrali
Scrive Carlo Cardia sull’Avvenire che “Sulla scia di un Convegno dedicato al rapporto tra scuola e religione, organizzato dal Centro Piero Calamandrei di Torino, si è tornati a proporre l’introduzione, sotto diverse forme nella scuola pubblica, dello studio della storia delle religioni, del fatto religioso, o con altre formule, sostenendo che questa ‘svolta’ gioverebbe alla laicità dello Stato e della scuola. Se ci si fermasse a quest’indicazione, all’auspicio che tra i giovani cresca la conoscenza delle religioni, specie in un’epoca di globalizzazione, non si potrebbe che essere d’accordo. Ma essa ha un punto focale ulteriore, che getta una luce diversa sulla proposta complessiva: voler di fatto procedere alla liquidazione (più o meno immediata, parziale o totale) dell’insegnamento della religione cattolica previsto dal Concordato del 1984, regolato da un’Intesa con la Cei che ne ha arricchito il carattere culturale e pluralista. Questo è il punto di non ritorno: la proposta formulata interpreta l’insegnamento religioso attuale, effettuato su base di una libera scelta, come una sorta d’indottrinamento da parte di una Chiesa, a scapito della libera formazione della coscienza dei giovani, come qualcosa che va eliminato per lasciare il posto a insegnamenti statali presuntivamente neutrali in materia di religione”. (Avvenire, 8 aprile 2016)
Bullismo come omicidio. “Una minaccia fatta a scuola da noi è trattata come un omicidio. Con la stessa importanza e attenzione”: è racchiusa in questa frase del procuratore capo dei minori Annamaria Baldelli, il senso dell’impegno trasversale e profondo che negli ultimi anni il suo ufficio sta dedicando al contrasto del fenomeno del bullismo e del cyberbullismo. “Ho delegato il nucleo di prossimità della polizia municipale a entrare nelle scuole, non solo per raccogliere le informazioni che riguardavano un reato commesso in classe, ma per capire quale dinamica avesse favorito quegli episodi. Si è creato un rapporto di fiducia che ha portato spesso a prevenire i reati, o ad archiviarli perchè nel frattempo la situazione era stata risolta. Nelle scuole dove siamo entrati si riesce a fare prevenzione ‘primaria’, anticipando i fatti grazie agli strumenti forniti per far sì che il palcoscenico a cui il bullo si rivolge per avere attenzione, non stia fermo a guardare, ma possa finalmente reagire”. Il convegno “Stop (cyber ) bullismo” organizzato a Torino è l’occasione per confrontarsi, anche grazie a una tavola rotonda intitolata “Prevenzione e tutele nella nuova legge sul bullismo”. (Repubblica Torino, 12 aprile)
Arti migranti. Andrea Satta, cantante dei Tète de Bois e pediatra di periferia è uno dei 45 vincitori del bando del Mibact MigrArti Spettacolo e Cinema. Porta in giro per l’Italia “Mamme narranti”, una delle tanti voci del cartellone di MigrArti, un mosaico di spettacoli in scena su tutto il territorio nazionale da maggio a luglio.Il bando ha chiamato a raccolta associazioni, enti, festival, impegnati nella produzione di spettacoli dal vivo, cortometraggi e rassegne sul tema dell’integrazione, assolutamente non passiva. Tutti i progetti coinvolgono migranti, in particolare di seconda generazione, e italiani insieme, senza dimenticare il territorio. E il ministro Franceschini al lancio del progetto ha espresso l’auspiciio che si tratti dell’inizio di un percorso che porti il ministero a occuparsi stabilmente dei prodotti culturali delle comunità migranti in Italia.
Ada Treves twitter @atrevesmoked
(15 aprile 2016)