rassegna stampa – Fiabe al rogo?
“Due anni fa, la televisione svedese ha deciso di tagliare alcune scene dell’adattamento televisivo del bestseller di Astrid Lindgren, Pippi Calzelunghe. Via la frase ‘il re dei negri’, resta ‘il re’, come la scena in cui Pippi ‘fa il cinese’. L’Autorità di vigilanza sulla tv ha deciso che sono immagini ‘offensive’: ‘Viviamo in una società multiculturale con bambini di etnia differente’, ha detto Paulette Rosas Hott, a capo dei programmi della televisione.” È Giulio Meotti sul Foglio del 14 maggio, sotto il polemico titolo “Fiabe al rogo in Svezia, per reato di leso multiculturalismo. A quando la censura de ‘La Idiota’ di Dostoevskij?” a raccontare l’ultimo caso di “censura” di libri per bambini, che ha coinvolto questa volta Jan Lööf, l’autore di libri per l’infanzia di maggior successo in Svezia, e il suo notissimo Mio nonno è un pirata.” La scelta: o cancellare alcuni disegni “razzisti” da quel libro per bambini del 1966 o subirà il blocco delle pubblicazioni, e Bonnier Carlsen, la casa editrice, ha già ritirato cinquemila copie del libro ancora in commercio, in attesa della riedizione che va purgata degli “stereotipi culturali”.
Libri/2 È il domenicale del Sole24Ore ad annunciare che Lia Levi ha vinto il premio Elsa Morante Ragazzi con Il braccialetto (edito da e/o), che racconta la storia d’amicizia tra due ragazzi nella Roma della Seconda guerra mondiale, uno ebreo, l’altro no.
Diritto allo studio. A volte i diritti riescono ad essere più forti della guerra: iI regime di Damasco ha consentito a 68 quindicenni di uscire da Madaya, città a 25 chilometri dalla capitale per sostenere gli esami di fine anno nella vicina località di Rawda. Il via libera per gli studenti – come riferito dal sito della tv panaraba al-Arabiya – è il risultato di un negoziato fra il governo e l’amministrazione locale. (Avvenire, 17 maggio)
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(20 maggio 2016)