scuole – Studenti in aumento (a NY)
Iscrizioni in considerevole aumento per le scuole ebraiche e le yeshivot (gli istituti che avviano alla carriera rabbinica) dello Stato di New York. Tra 2015 e 2014 le immatricolazioni hanno fatto registrare un segno più 4,4 per cento, dato diffuso negli scorsi giorni dall’Orthodox Jewish Public Affairs Council e analizzato tra gli altri dall’agenzia Jta.
Non si tratta di un dato sorprendente, ma della conferma di un trend. Prendendo in esame anche i due anni scolastici precedenti, infatti, l’aumento complessivo fatto registrare da allora ad oggi è del 7,9 per cento.
Qualche dato ulteriore: sono oltre 143mila gli studenti immatricolati nei 405 diversi istituti ebraici statali. Le aree dove il dato è più alto come valore assoluto e dove la crescita è risultata più vistosa sono quelle ad alto tasso di popolazione haredi, gli ultraortodossi, di cui è noto l’alto tasso di natalità. Nell’area di Brooklyn sono oltre 80mila gli studenti registrati (per la precisione 80132). Seguono Rockland (23618), Orange (10997), Queens (10503) e Nassau (7592). Curiosamente, invece, l’unico quartiere dove è stato registrato un calo è quello di Manhattan, passato da 4408 a 4360 unità.
“Aided by Orthodox, City’s Jewish Population Is Growing Again” scriveva nel 2012 il New York Times, evidenziando il ritorno del segno più nelle statistiche della popolazione ebraica della Grande Mela “dopo decenni di declino”. Un risultato, veniva spiegato, frutto della “crescita esplosiva” della realta haredi e delle altre comunità ortodosse e visibilmente contrapposto al calo (numerico, ma anche di partecipazione alla vita ebraica) di movimenti che si richiamano a un’altra visione come reform e conservative.
Un recente studio commissionato dalla United Jewish Appeal – Federation of Jewish Philanthropies ha riscontrato come ormai oltre il 40 per cento degli ebrei di New York si identifichi nell’ortodossia (nel 2002, erano il 33). E ortodossi siano il 74 per cento dei bambini.
Numeri che hanno una evidente ricaduta sull’intero apparato scolastico. Nella sua amministrazione, ma anche nella qualità dell’insegnamento. A fronte di non poche eccellenze, esistono infatti realtà con molte lacune e in cui l’offerta formativa risulterebbe non in linea con quelli che sono i programmi di base indicati a livello governativo e statale. Molto scalpore ha fatto qualche tempo fa, ad esempio, la notizia della multa comminata a quattro yeshivot i cui programmi sono stati ritenuti lacunosi sul fronte dell’insegnamento “secolare”. Un provvedimento adottato in seguito a una class action promossa da ex studenti e genitori.
Adam Smulevich
(20 maggio 2016)