MIUR – Estate: scuole aperte

scuole aperte estaeArriva l’estate, ma quest’anno non significa per forza che arrivi anche la fine della scuola. È questa l’idea alla base del progetto “Scuola al centro” del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, che ha stanziato 10 milioni di euro per mantenere alcune scuole medie e superiori aperte nei mesi estivi, ma anche il pomeriggio, il sabato, e nei giorni di vacanza, affinché la scuola si trasformi in “un centro che si apre agli studenti e alle loro famiglie, per essere abitata dai ragazzi e dai genitori oltre i tempi canonici della didattica”. Si tratta di una misura di contrasto alla dispersione, ma anche di un tentativo di dare una risposta tempestiva e concreta ai fenomeni di disagio sociale che caratterizzano alcune aree del Paese. Gli istituti diventano così un polo di aggregazione e attrazione in aree periferiche e in contesti a maggior rischio di dispersione di quattro città – Napoli, Roma, Palermo, Milano – nella convinzione, espressa dal ministro Giannini, che “le periferie sono i centri del futuro: sono ricche di umanità e di energie. Spetta a noi, alla scuola, raccoglierle e farle emergere”.
“Con questo progetto – ha aggiunto Giannini – vogliamo dare ai ragazzi di quelle aree del Paese dove l’istruzione costituisce una risposta importante ed essenziale per garantire un futuro alle nuove generazioni, una scuola aperta, che appartenga a tutta la comunità, dove famiglie e studenti possano sentirsi come in una seconda casa, da frequentare non solo quando ci sono le lezioni, ma anche in orario extra scolastico”. Niente lezioni tradizionali durante l’estate però, ma progetti legati all’autoimprenditorialità, all’avvicinamento alla musica e alla lettura, attività sportive, laboratori artistici e teatrali, con l’obiettivo di aumentare la conoscenza del territorio di appartenenza. Le attività potranno inoltre essere svolte in collaborazione fra istituti scolastici, con enti locali, università, associazioni, cooperative.
“In estate, quando le scuole sono chiuse, per moltissimi bambini e ragazzi che non possono andare in vacanza – ha spiegato il ministro – l’alternativa è stare sulla strada”. Per questa ragione ci vuole secondo lei “un esercito di maestre ed educatori, per occupare spazi di cui potrebbe impossessarsi chi ha altri progetti sulla vita dei ragazzi”. Il decreto prevede dunque aperture straordinarie delle scuole e iniziative a partire dal dal primo luglio, e saranno circa 700 le istituzioni coinvolte, ognuna con un budget di 15.000 euro che saranno utilizzati per pagare le attività, i materiali e il personale. A settembre, attraverso un ulteriore finanziamento, dopo Napoli, Milano, Roma e Palermo, si allargherà la copertura a tutto il territorio nazionale e “se andrà bene – le parole di Giannini – eventualmente anche alla domenica”.

Francesca Matalon

(10 giugno 2016)