Padre di famiglia ucciso dall’odio È ancora terrorismo palestinese
Non si è ancora spento il dolore per il brutale omicidio di Hallel Yaffa Ariel, la bambina di 13 anni accoltellata a morte ieri a Kiryat Arba (insediamento israeliano in Cisgiordania) da un terrorista palestinese, che già Israele deve contare una nuova vittima. Nelle scorse ore infatti, riportano i media locali, un israeliano è stato ucciso mentre sua moglie e i suoi due bambini di 15 e un anno sono rimasti feriti in un attacco nei pressi dell’insediamento di Otneil, 15 chilometri a sud di Kiryat Arba. I quattro erano a bordo della propria auto quando terroristi palestinesi hanno fatto fuoco contro di loro. Il veicolo è andato fuori strada, colpito da 19 proiettili, riporta ynet. Quando sono arrivati i soccorsi per il padre non c’era nulla da fare mentre la madre è stata ricoverata d’urgenza all’Hadassah Ein Kerem Medical Center e versa in condizioni gravi. Anche i due figli sono stati ricoverati, sono fuori pericolo ma sono comunque rimasti feriti nell’attacco.
Secondo fonti dell’esercito israeliano, gli attentatori, fuggiti a bordo di un auto, sono dello stesso villaggio – Bani Naim -, vicino Hebron, del 17enne che ieri ha ucciso nel suo letto la piccola Hallel.
Nelle ore precedenti, una donna palestinese ha cercato di accoltellare degli agenti della polizia di frontiera israeliana presso la Tomba dei Patriarchi a Hebron. L’attentatrice è stata uccisa ed è anche lei proveniva da Bani Naim. Ieri sera invece un altro terrorista ha attaccato con un coltello e ferito due israeliani, un uomo e una donna, a Netanya, prima di essere ucciso da un civile che ha fatto fuoco contro di lui.
Il Primo ministro Benjamin Netanyahu, in visita nelle scorse ore a Kiryat Arba assieme al ministro della Difesa Avigdor Lieberman alla famiglia di Hallel Ariel, ha promesso di rinforzare la sicurezza nella zona. “Tredici anni fa, dopo tante sfide e tentativi, ho avuto il privilegio di farti nascere. Da allora nella mia vita è arrivata la luce”. Le commosse parole di addio pronunciate da Rina Ariel, dedicate alla figlia assassinata ieri da un giovane terrorista palestinese. “Una ragazza innocente uccisa a sangue freddo mentre dormiva nel suo letto. Il popolo d’Israele è al fianco della sua famiglia e di tutta Kiryat Arba”, il cordoglio espresso dal presidente d’Israele Reuven Rivlin che ha poi denunciato l’istigazione all’odio presente nel mondo palestinese e che ha armato la mano del terrorista, un ragazzo di 17 anni. “Questo terrorismo degli adolescenti, fomentato dalle sanguinarie accuse dei loro leader, deve essere fermato”, ha dichiarato Rivlin, “combatteremo fino alla fine, in modo fermo e senza compromessi. Sradicheremo i terroristi e chi li comanda. Continueremo a costruire qui le nostre vite, senza il terrore ma con il continuo impegno a rafforzare Israele”. Alla madre del giovane terrorista, che ha celebrato l’atto criminale del figlio, si è rivolta la madre di Hallel: “Con il cuore in lutto, mi rivolgo a te, la madre musulmana che ha mandato suo figlio a uccidere. Hai cresciuto tuo figlio nell’odio; è tempo di guardarsi dentro”.