Il genocidio armeno, alla Knesset
passi avanti per il riconoscimento

memoriale genocidio armenoNelle scorse ore la Commissione Educazione, Cultura e Sport della Knesset, il parlamento israeliano, ha riconosciuto il genocidio armeno e chiesto al governo di Gerusalemme di fare altrettanto. “Questo riconoscimento è un obbligo morale”, ha dichiarato il presidente della commissione Yakov Margi (del partito Shas), esprimendo il proprio rammarico per l’assenza di Israele nel novero dei paesi che hanno formalmente riconosciuto il massacro del 1915 di 1 milione e 500mila armeni, uccisi per mano dei giovani turchi dell’Impero ottomano. Margi ha chiamato in causa anche lo speaker della Knesset Yuli Edelstein, che lo scorso anno aveva chiesto al governo di prendere posizione a favore del popolo armeno. “Non è un segreto che Israele ha una posizione ambivalente rispetto al genocidio degli armeni – aveva dichiarato un anno fa Edelstein – Ci sono molte ragioni, diplomatiche e non, che portano Israele a esitare e a trattenersi e che hanno minimizzato la portata di questo evento storico. Ma noi ebrei, che ancora soffriamo per le ferite della Shoah, non possiamo minimizzare la tragedia”. In quell’occasione, Edelstein aveva fatto notare al governo di aver inviato una delegazione della Knesset a partecipare alla cerimonia tenutasi al Memoriale di Yerevan (nell’immagine) per il centenario del Medz Yeghern (il genocidio armeno) mentre nessun rappresentante dell’esecutivo era stato inviato per l’occasione.
Le ragioni diplomatiche citate da Edelstein, sono i rapporti con la Turchia, che proprio nell’ultimo periodo hanno avuto una significativa ripresa grazie alla firma di un accordo tra Gerusalemme e Ankara che ha portato alla fine della crisi diplomatica tra i due Paesi. Il governo di Erdogan, oggi sotto la lente internazionale per la feroce campagna di epurazioni avviata dopo il golpe fallito contro di lui in luglio, non ha intenzione di riconoscere le responsabilità turche di fronte al genocidio armeno e per questo molti paesi della Nato – tra cui gli Stati Uniti – hanno fino ad oggi evitato di procedere al riconoscimento.
Il passo fatto dalla Commissione Cultura potrebbe invece smuovere qualcosa in Israele, almeno questo è l’auspicio di Zehava Galon, che ha chiesto al parlamento e al governo di smettere di posticipare e “riconoscere il genocidio armeno”.

d.r.