Terremoto – Da Gerusalemme ad Amatrice,
protagonisti del volontariato
Sono al lavoro da ieri, con grande intensità e passione, i volontari dell’organizzazione non governativa israeliana IsraAid, arrivati nei luoghi più colpiti dal terremoto per portare il loro sostegno alla popolazione e offrire un prezioso contributo nella ricerca degli ultimi dispersi.
Una ventina i volontari al lavoro, tra le macerie dei comuni maggiormente toccati dal sisma.
Anche l’ambasciatore israeliano Naor Gilon, nel suo ultimo giorno di missione in Italia prima del rientro a Gerusalemme, non ha mancato di dare il proprio contributo donando il sangue nella postazione allestita presso il centro trasfusionale dell’ospedale Fatebenefratelli di Roma.
“I nostri pensieri sono con voi e con il popolo italiano in questo momento molto difficile, mentre siete impegnati ad aiutare i feriti, dare rifugio a coloro che sono senza tetto, e pianificare la ricostruzione” la solidarietà espressa dal capo dello Stato Reuven Rivlin in una telefonata al suo omologo Sergio Mattarella nelle ore immediatamente successive al terremoto. Massima solidarietà e disponibilità a offrire il lavoro e le conoscenze delle unità di emergenza israeliane erano state espresse anche dal primo ministro Benjamin Netanyahu nel corso di una telefonata con il premier Matteo Renzi.
(26 agosto 2016)