La mia onda
Il surf o surf da onda (in hawaiiano he’e nalu, “scivolare sulle onde”) è uno sport acquatico che consiste nel “cavalcare” le onde utilizzando una tavola da surf (o surfboard). La tecnica consiste nel planare lungo la parete dell’onda, restando in piedi sulla tavola. È possibile eseguire una serie di manovre a seconda della velocità e della forma della parete.
Yaron e Omer sono due giovani pieni di entusiasmo, con una passione infinita per il mare e per la gente. Hanno creato una fondazione attraverso la quale, raccolgono ragazzi difficili e cambiano loro la vita proprio attraverso il surf.
“La nostra associazione – raccontano – gestisce un programma di sviluppo personale per i giovani a rischio attraverso il surf. Abbiamo tante storie appassionanti e commoventi di ragazzi e ragazze che, con l’aiuto di questo programma, hanno scelto un destino diverso e sono riusciti a sfuggire alla cultura della criminalità di strada, verso una nuova realtà. Ad esempio, la storia di un ragazzo di Bat Yam sul quale gravavano tre procedimenti penali che dopo un periodo con noi si è arruolato all’esercito come tutti gli altri suoi coetanei. Ci sono gruppi misti e affiatati di ragazzi ebrei, musulmani e cristiani che, navigando insieme con il loro surf, affrontano con serenità la realtà di oggi.
Le ragazze acquistano coraggio e sicurezza nelle proprie capacità e scoprono la bellezza di nuovi valori. Bisognerebbe venire e vedere con i propri occhi la dinamica che si crea tra i ragazzi, i loro istruttori e le onde spumeggianti.
Queste soddisfazioni ci danno la forza di continuare a promuovere il lavoro e l’organizzazione e consentire molte, molte altre attività.
Siamo all’inizio e come tutte le attività di questo genere il problema principale è quello finanziario. Finora ce la siamo cavata da soli: abbiamo scelto uno staff di super istruttori giovani, che credono nell’educazione e nel futuro di Israele. Andiamo nelle scuole e nei centri speciali e, insieme a dirigenti scolastici e professori, cerchiamo i ragazzi e le ragazze che hanno bisogno di essere incanalati in un ambito pedagogico alternativo. Gli assessori alla gioventù ci incoraggiano molto e siamo riusciti a ricevere l’ambito permesso 46 che ci dà la possibilità di ricevere sostegni attraverso l’otto per mille. Il link seguente mostra i volti e i successi di questi ragazzi”.
https://www.youtube.com/watch?v=kA5wY4daIhA
Yaron continua il suo racconto: “Abbiamo istituito l’associazione ‘La mia onda’ nel 2012. Siamo partiti con dieci ragazzi istruendoli volontariatariamente una volta alla settimana. Ci siamo innamorati e completamente dedicati a questo ideale. Abbiamo abbandonato il nostro lavoro e con una serie di prestiti abbiamo acquistato tavole da surf, tute e assicurazioni. Il surf è uno sport estremo che unisce l’apprendimento, l’esperienza e la sperimentazione e la nostra idea principale è quella di utilizzare il surf come strumento educativo. L’obiettivo è non rinunciare, impegnarsi e alla fine riuscire, nel mare come nella vita! Alla fine del corso i ragazzi ricevono un certificato che concede loro il diritto di venire al nostro centro, prendere in prestito una tavola da surf e navigare quando lo desiderano. E gratis, per sempre. Così questo luogo è diventato una casa per molti di questi ragazzi”.
“I giovani che dimostrano un talento speciale vengono iscritti a nostre spese a Wingate, il più prestigioso istituto per l’insegnamento dello sport in Israele, per studiare come aiuto istruttori di surf e diventano ‘Fratelli Grandi’ di altri che si aggregano al nostro programma.
Dal primo progetto pilota a Bat Yam abbiamo aperto altri tre Centri: a Tel Aviv, Kfar Galim e Mevoot Yam. Lavoriamo ogni anno con 35 gruppi, 32 istruttori e 350 giovani a rischio, che cavalcando sull’onda si imbattono in un futuro migliore!”
http://www.hagalsheli.co.il/en/
Angelica Calo Livne
(26 agosto 2016)