Israele – Da Eilat a Haifa, si torna a scuola
Sono oltre 2 milioni i ragazzi israeliani che questa mattina, zaino in spalla, sono tornati a scuola per iniziare il nuovo anno. 159mila i bambini che hanno iniziato nelle scorse ore la prima elementare mentre 123mila sono gli studenti che quest’anno dovranno affrontare l’ultimo anno scolastico.
Un giorno di festa che apre un nuovo ciclo, ha affermato il ministro dell’Istruzione Naftali Bennet, del partito HaBayt HaYehudi, sostenendo che mai come quest’anno il “programma didattico israeliano è stato pianificato e personalizzato” per le esigenze degli studenti. Bennet ha poi parlato del limite introdotto rispetto al numero di ragazzi nelle classi: “Dalla fondazione dello Stato, lo standard era di avere 40 studenti per classe. Ora abbiamo posto un limite di 34, 32 nelle realtà considerate più deboli”, ha affermato il ministro, in visita insieme al Premier Benjamin Netanyahu presso la scuola elementare di Tamra, città araba nel nord del paese. “Voglio che impariate, che impariate a scrivere, a leggere l’ebraico, l’arabo e l’inglese – le parole di Netanyahu ai 200 bambini della scuola – Dovete imparare la matematica, la scienza, la storia, del popolo ebraico e delle vostre comunità. Voglio che impariate la verità e la verità dice che siamo destinati a vivere insieme”. Il Premier ha continuato il suo discorso ai più piccoli, parlando dell’auspicio di vederli diventare “medici, scienziati, scrittori, ciò che desiderate. Voglio – ha aggiunto – che diventiate cittadini leali, integrati nello Stato d’Israele. Questo è il vostro Paese”.
“A partire dall’anno scorso, – ha invece spiegato Bennet parlando del curriculum didattico – abbiamo fatto una brusca virata per cercare di rendere il sistema di istruzione più personalizzato tramite misure classi più piccole, sostegno agli insegnanti, rivoluzionando l’insegnamento in matematica, e la creazione di programmi nazionali per l’insegnamento della lingua inglese. Abbiamo fatto tutto questo in collaborazione con la Commissione Biton per collegare i diversi settori del Paese, e in concomitanza con l’Anno di Gerusalemme, che inizierà a breve”.
(1 settembre 2016)