“Presto il mondo sarà con Israele È in corso una rivoluzione”
“Le relazioni diplomatiche di Israele sono al centro di una rivoluzione”, ha dichiarato ieri il Primo ministro Benjamin Netanyahu parlando all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, riunitasi a New York. Intervenuto dopo il discorso del presidente palestinese Mahmoud Abbas – che ha accusato Gerusalemme e la politica degli insediamenti di essere l’unico ostacolo alla pace – Netanyahu ha invitato la sua controparte a venire a parlare alla Knesset, il parlamento israeliano: “Presidente Abbas, invece di inveire contro Israele alle Nazioni Unite a New York, la invito a parlare al popolo israeliano alla Knesset a Gerusalemme. E sarei felice di venire a parlare davanti al parlamento palestinese a Ramallah”. Poi il Premier si è rivolto all’intera assemblea e, come già in passato, ha puntato il dito contro l’attitudine delle Nazioni Unite rispetto a Israele – “anno dopo anno sono venuto qui, su questo podio e ho criticato l’Onu per la sua ossessione contro Israele” – ma qualcosa ora sta cambiando, ha aggiunto. “Forse alcuni di voi non lo sanno ancora ma sono sicuro che un giorno, in un futuro non troppo lontano, riceverete un messaggio dal vostro presidente o dal vostro primo ministro che vi informerà che la guerra contro Israele alle Nazioni Unite è finita”. Secondo il Premier nei prossimi 10 anni l’orientamento della maggior parte dei paesi nei confronti dello Stato ebraico sta cambiando: e il riferimento è ad esempio ai paesi africani, con cui Netanyahu ha avuto un meeting proprio a New York (con 15 rappresentanti di altrettante nazioni africane) per parlare di cooperazione nell’high tech e nella sicurezza. Ma il più grande cambiamento, ha sostenuto il capo del Likud, “è in atto nel mondo arabo. I nostri trattati di pace con l’Egitto e la Giordania continuano ad essere ancore di stabilità in un Medio Oriente instabile. Ma devo dirvi questo: Per la prima volta nella mia vita, molti altri stati della regione riconoscono che Israele non è il loro nemico. – le sue parole – Riconoscono che Israele è il loro alleato. I nostri nemici comuni sono l’Iran e l’Isis. I nostri obiettivi comuni sono la sicurezza, la prosperità e la pace. Credo che nei prossimi anni lavoreremo insieme per raggiungere questi obiettivi e collaborare apertamente”.
d.r.
(23 settembre 2016)