regno unito – Eccellenti scuole
“Scuole ebraiche come sinonimo di eccellenza” è un binomio sempre più ricercato, e in Europa anche sempre più comune. Lo dimostrano adesso gli ultimi risultati, diffusi in questi giorni di rientro in classe, del General Certificate of Secondary Education. Si tratta di un test internazionale effttuato nel Regno Unito e nei paesi del Commonwealth che ne condividono il sistema educativo nelle scuole secondarie, i cui studenti si sottopongono a verifiche nazionali in varie materie per due anni, a volte tre, al fine di misurare in modo sufficientemente preciso e scientifico il loro livello e dunque quello dell’istruzione nel paese. In questo contesto, le scuole ebraiche confermano di essersi assestate in un’ondata positiva che va avanti da alcuni anni, con una percentuale di voti alti che supera la media nazionale in Gran Bretagna. Sono infatti in media il 75 percento gli studenti che ottengono voti che nel sistema anglosassone si esprimono dalla A alla C, a fronte di un calo generale nel paese, nel quale la percentuale del 66.9 è la più bassa degli ultimi dieci anni.
Di questo trend positivo si rallegrano i presidi, intervistati dal giornale ebraico online Jewish News. Al JFS a Kenton, una scuola superiore di Harrow, poco lontano da Londra, il 50 percento degli studenti (ritratti nell’immagine da Blake Ezra) ha addirittura ottenuto solo voti A, e la direttrice Debby Lipkin ha affermato di sentirsi “orgogliosa di ognuno di loro”. Risultati che si avvicinano anche al liceo Kantor King Solomon di Ilford, nell’Essex, che costituiscono un record definito dal preside Matthew Slater la “testimonianza della concentrazione, della determinazione, delle abilità e della tenacia del nostro corpo insegnante così come degli studenti”. È invece abituato al successo l’Hasmonean High School di Londra, dove per il sesto anno di fila la percentuale di voti A supera il 50 percento. Certo dall’anno scorso che toccava il 59 c’è stato un piccolo calo al 53, tuttavia, sottolinea il direttore Andrew McClusky, “la scuola ha molto da festeggiare”.
Ma le statistiche sulla qualità delle scuole ebraiche vanno anche oltre i confini inglesi. Oltremanica, il presidente del conseil Représentatif des Institutions Juives de France Francis Khalifat ha recentemente parlato di un aumento dei numeri di iscrizioni alle scuole ebraiche francesi legato a “una crescita nel sistema dell’istruzione ebraica”. La registrano anche i dati ufficiali, che che l’anno scorso hanno posto ben due scuole ebraiche ai vertici di una classifica francese di circa 4.300 scuole.
Il miglioramento, ha spiegato, è iniziato molto prima che l’antisemitismo diventasse in Francia una minaccia quotidiana facendo sì che molti genitori preoccupati scegliessero le scuole ebraiche, in particolare per impulso dei molti ebrei immigrati dal nord Africa negli anni ’50 e ’60. Arrivando in una comunità ebraica decimata dalla Shoah, ha infatti ricordato Kalifat, lui stesso nato in Algeria, gli ebrei maghrebini, più tradizionalisti e religiosi, contribuirono alla sua rinascita anche grazie alla fondazione di decine di istituzioni scolastiche e in generale educative. “Essi hanno sviluppato tutti i settori della vita ebraica – le sue parole – ma più di tutto le scuole”.
f.m.
(23 settembre 2016)