…Peres

A questo punto della giornata il feretro di Shimon Peres è esposto davanti alla Knesset per ricevere l’omaggio dei cittadini, e non ha ancora avuto luogo il funerale al quale stanno arrivando le delegazioni dei capi di Stato più influenti. È dunque ancora inappropriato, anzi impertinente, esprimere un giudizio sullo statista scomparso. D’altra parte Peres è sempre stato un uomo pubblico e ha sempre saputo di non poter sfuggire agli innumerevoli pareri che sono stati e ancora saranno espressi sull’uomo e il suo operato. Lettore e ascoltatore vorace che sapeva sempre cogliere qualche pezzetto di vera sapienza e inserirla nel suo pensiero e nel suo discorso. Ma anche politico trasversale che ha percorso ampi spazi nel suo lungo percorso, dall’ala attivista del Mapai, all’ala pacifista dei laburisti, dal secondo posto nella lista centrista di Kadima dietro Ehud Olmert, alla presidenza dello stato come rappresentante di un ampio consenso popolare. Fra gli architetti degli accordi di Oslo fra Israele e i palestinesi. Ma anche tra i facilitatori della creazione di Sebastia in Samaria, forse l’insediamento simbolo della presenza israeliana in Cisgiordania. Grande sostenitore e promotore dello sviluppo scientifico e tecnologico israeliano, ma anche fautore delle belle lettere e interessato al futuro del popolo ebraico. Con tutto ciò, Shimon Peres è anche stato in alcuni periodi uno dei politici più odiati in Israele, e certe sue ambivalenti risposte sono divenute parte del repertorio classico della satira politica israeliana. La sua rivalità e inimicizia con Itzhak Rabin ha raggiunto punte proverbiali, e tuttavia i due uomini hanno compiuto insieme alcune delle imprese più eclatanti come il raid di Entebbe o la firma del trattato con Arafat che ha fruttato il premio Nobel a tutti e tre. La sua impreparazione nel dibattito televisivo con Benjamin Netanyahu nel 1996 dopo il delitto Rabin ebbe un effetto decisivo nella vittoria di Bibi alle elezioni. Il che forse ha cambiato il corso della storia di Israele. Peres era massimamente aperto, democratico e disponibile, ma anche impegnato a promuovere le cose e l’immagine a modo suo senza bisogno di consiglieri. Una cosa è certa, in ogni caso: Shimon Peres è stato uno degli ultimi uomini politici di grande statura, portatore di una taglia che oggi non esiste più nella classe dirigente israeliana e mondiale. Yehi Zichro Baruch.

Sergio Della Pergola, Università Ebaraica di Gerusalemme

(29 settembre 2016)