il limmud nel Regno Unito – Manuale di ebraismo
Con una recente decisione, il governo britannico ha richiesto che gli studenti che scelgono di includere nei propri esami GCSE gli studi religiosi, approfondiscano almeno due differenti fedi (i GCSE sono gli esami del General Certificate of Secondary Education – che i liceali britannici svolgono dopo due anni di scuola superiore). Creando la necessità, a partire da questo anno scolastico, di mettere a disposizione di decine di migliaia di ragazzi in tutto il paese risorse adeguate per lo studio dell’ebraismo, una delle scelte più popolari.
Ma quando il Board of Deputies, la rappresentanza degli ebrei del Regno Unito, ha chiesto a Clive Lawton, uno dei massimi esperti al mondo nel campo dell’educazione ebraica, fondatore di Limmud Conference, già insegnante e preside, di revisionare la dispensa preparata a questo scopo, la sua reazione è stata di totale sbigottimento. Come riportato dal London Jewish Chronicle, il manuale era talmente povero, che al Board of Deputies non rimaneva che un’opzione: affidare a Lawton stesso la compilazione di un nuovo libro di testo.
“Hanno messo insieme un modello da seguire per lo studio di ogni religione. Ma gli argomenti non riflettevano necessariamente le priorità di ciascuna e il risultato era un programma di studi ebraici in qualche modo influenzato da una logica cristiana” ha spiegato al Chronicle. Per esempio, “nello studiare l’attitudine ebraica al rapporto con D-o, una delle sezioni principali era dedicata alla Shechinah, la Presenza Divina. Ma essa non riflette la mentalità dell’ebraismo, e il modo in cui era delineata aveva più che altro a che fare con il fatto di essere più o meno l’equivalente dello Spirito santo cristiano”. Ancora, nell’ambito degli oggetti rituali, era incluso il Magen David, “Penso che ogni ebreo sappia che il Magen David non è utilizzato per il culto. Però ricorda in qualche modo la Croce”.
Nelle 140 pagine del volume firmato da Lawton, il Judaism GCSE Religious Studies – The Definitive Resource, ogni sezione, che copre temi che vanno dalle relazioni interpersonali e familiari all’approccio verso la pace e verso il conflitto, contiene punti chiave e un paragrafo introduttivo per evidenziare i principi fondamentali. Inoltre, in modo inusuale rispetto a ciò che accade nei libri di testo, laddove vengono trattati argomenti che sono importanti nel mettere in luce le differenze con altre religioni, ma non sono necessariamente centrali nell’ebraismo, viene aggiunto una nota a margine che lo rileva. Infine, come richiesto dalle linee guida del governo, per ogni capitolo è inserito anche un paragrafo che introduce le diverse prospettive sull’argomento nell’ambito dell’ebraismo stesso.
“Sono contento del requisito che tutti studino due diverse fedi – ha concluso Lawton, commentando la decisione del Ministero dell’Educazione – Penso che un esame GCSE in studi religiosi debba incoraggiare i giovani a riflettere sul fatto che non tutte le religioni sono uguali. E penso che anche gli studenti ebrei riceveranno un’educazione migliore grazie a questa innovazione”.
Rossella Tercatin
(30 settembre 2016)