Comics&Jews, a Lucca Comics
La grande arte della coppia

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Continua a Lucca l’allegra invasione degli appassionati di fumetto, e non solo, e dopo la giornata di ieri, che ha visto il tutto esaurito con ottantamila biglietti venduti, la programmazione continua ad offrire numerosi appuntamenti imperdibili. La redazione di Pagine Ebraiche, dopo la presentazione del settimo dossier Comics&Jews, curato da Ada Treves e dedicato al rapporto fra fumetto e cultura ebraica, non ha terminato il suo lavoro ma continua a incontrare gli editori e stringere rapporti sempre più stretti con l’organizzazione, oltre ovviamente a raccogliere spunti e a monitorare la distribuzione del numero di novembre di Pagine Ebraiche, che l’organizzazione stessa del festival porta ogni mattina nelle biglietterie e negli infopoint. Grande successo per Frank Miller, matita storica del fumetto americano, che è in questi mesi impegnato in una esplorazione delle radici ebraiche del più classico dei supereroi, e nelle scorse ore ha lasciato l’impronta delle sue mani per la Walk of Fame, che a Lucca si arricchisce ogni anno di nuove stelle. Continua intanto a brillare a Basilea la stella di Robert Crumb, protagonista di una grande mostra al Cartoon Museum, che chiuderà presto e che merita una visita. Riproponiamo qui l’articolo, tratto dal dossier Comics&Jews che ne racconta senso e contenuti.

Kominsky&Cumb, la grande arte della coppia
2-tavolaparlez-moi-amourAl giorno d’oggi le coppie sono fragili, le unioni stabili e durature si fanno sempre più rare, le separazioni si moltiplicano a vista d’occhio. Salvo eccezioni. Perché ci sono pure le coppie indistruttibili, e paradossalmente per trovarle bisogna andarle a cercare dove meno ce le si aspetterebbe. Nel mondo dell’underground, per esempio, dei contestatori più feroci del vecchio modello familiare, degli inguaribili postsessantottini che hanno fatto della protesta una professione e della East Coast statunitense un santuario dei modelli di vita controcorrente. Fra loro si trovano le sorprese più romantiche, come l’unione solidissima fra due grandi creativi come Robert Crumb e Aline Kominsky Crumb. La loro collaborazione artistica e di vita, che dura ormai da oltre 40 anni, è oggi al centro di una esposizione mozzafiato al Cartoonmuseum di Basilea, curata da Annette Gehring. Non è solo il valore delle tavole originali esposte per la prima volta in Europa e di tutti i materiali, i ricchissimi riferimenti culturali che compongono il loro contesto, a segnarne l’interesse. È la capacità di portare alla luce l’alchimia di una coppia che della creatività sfrontata ha fatto la propria ragione di vita, di mettere in chiaro davanti agli occhi del lettore come funziona il loro rapporto d’arte, furiosa, e d’amore, scombinato ma appassionato.
Quasi coetanei (Aline è del 1948 e Robert del 1943), da tempo abituati a mischiare vita e lavoro in maniera inestricabile, assimilati dal segno comune e da mille impercettibili sfumature di differenza, per la Kominski e per Crumb si corre il rischio di cadere nei labirinti di quelli che vanno cercando come si intreccino gli influssi nelle pagine di Elena Ferrante e di suo marito. Dietro a personaggi mitici dell’underground americano che portano la firma di Crumb, come Fritz il gatto e il Mr. Natural, quanto c’è della sua compagna? Quando del rapporto fra l’artista e un’altra grandissima artista che gli sta a fianco? E lì dove Aline agisce in proprio, quanto ha tratto dall’arte potente del suo uomo, dal suo gusto per la provocazione, dalla sua maniera di graffiare e di scandalizzare, dalla sua impudicizia? La mostra rischia di aprire le porte all’inferno di tante congetture ma offre al visitatore altre vie d’uscita che potrebbero rivelarsi più soddisfacenti. In tavola lei coccola a suo modo Robert dicendogli che in lui, nella sua maniera di essere contro, e di essere spudorato, ritrova il suo amore per l’identità ebraica. E la presenza ebraica traspare ovunque, nei caratteri dei personaggi e con specifici protagonisti che iscrivono la vita ebraica nel paesaggio sociale della vita californiana. Ora il principale merito della mostra allestita in Svizzera non è tanto quello di parlarci di Robert Crumb, un illustratore che è oltre il mito, è entrato al Museum of Modern Art of New York, ha disegnato le cover di Janis Joplin, ha dato vita ai personaggi simbolo di una stagione culturale di libertà e di rivoluzione nei costumi. L’interesse è quello di capire meglio il mondo che gli sta intorno e come un’altra grandissima artista, meno venerata su questa sponda dell’Atlantico sia il detonatore di tutto quello che conosciamo già. È dal 1972 che i Crumb lavorano a quattro mani. E Robert si è forse limitato a continuare quello che da adolescente era abituato a vivere con suo fratello, un gioco destinato a lasciare segni forti sulla carta e graffi nell’anima. La mostra allestita dalla Gehring ha il merito di portare alla luce come l’una cosa non avrebbe potuto esistere, e non è mai esistita, senza l’altra. E l’impudicizia di una coppia che pare disposta a dire tutto, a mettere in piazza ogni dettaglio fino al delirio dell’anima e del corpo, in realtà finisce per ricomporsi attraverso altre vie nei sentimenti che sostengono le coppie destinate a restare unite. L’amore per l’altro, il gusto di avere figli assieme e di osservare la loro crescita, di affrontare le sfide comuni mano nella mano, di rischiare e di riuscire, di finire in galera per reati ideologici, come in effetti è avvenuto, e di segnare, come in effetti è avvenuto, l’evoluzione dei costumi, nella politica, nella socialità, nel rapporto fra i sessi e con il sesso, nei diritti della donna. Tutto quello che i grandi artisti hanno il privilegio di raccontare e generare, ma che, in definitiva, abita nella vita di ognuno di noi. Nelle giornate in cui la nostra capacità di vedere e di chiamare le cose con il proprio nome è lucida come il tratto di Aline e di Robert, anche le parole ti amo, stiamo assieme, assumono un significato enorme. E ogni gesto quotidiano sfiora l’orizzonte dell’opera d’arte.

gv, dossier Comics&Jews
da Pagine Ebraiche, novembre 2016