Conclusa la missione di Mattarella Bassani e il manoscritto ritrovato Il Meis conquista Tel Aviv
Si è chiusa con la presentazione del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano (Meis) di Ferrara e con uno sguardo al prezioso manoscritto originale del Giardino dei Finzi Contini di Giorgio Bassani la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Israele. Con lui, il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, il sindaco di Tel Aviv Ron Huldai, la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni, il direttore del Meis Simonetta Della Seta, il Presidente del Meis Dario Disegni, il sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani assieme ad altri rappresentanti della diplomazia italiane e israeliana.
Di ritorno in queste ore a Roma da dove si proseguirà per i luoghi colpiti dal terremoto, Mattarella ha incontrato questa mattina a Gerusalemme il Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, ha cui ha ribadito l’amicizia dell’Italia per lo Stato ebraico e ringraziato per “l’aiuto e il sostegno offerti” per le zone terremotate. Al contempo il Capo dello Stato è tornato a parlare della situazione del conflitto tra israeliani e palestinesi, auspicando la ripresa dei negoziati. “A Mahmoud Abbas ho detto, Riconosceresti uno stato ebraico se risolviamo il problema degli insediamenti?” Si rifiuta di farlo”, ha sottolineato Netanyahu, parlando però di un nuovo equilibrio che si sta creando in Medio Oriente e che potrebbe essere propedeutico alla pace: “vi è un cambiamento drammatico – le sue parole – molti dei paesi arabi vedono Israele non più come loro nemico, ma come loro alleato”. E queste potrebbero essere le fondamenta per intavolare nuove trattative con i palestinesi.
Di altro tenore la visita al Museo Eretz Israel dove Mattarella assieme al ministro Franceschini, ha visitato la mostra Aliyah Bet in Italia, 1945-1948 nonché guardato con grande interesse le pagine del manoscritto di Bassani, portato in Israele dal sindaco di Ferrara Tagliani. Il manoscritto sarà poi esposto al Meis ed è stato donato dall’avvocato Ferigo Foscari, presente in Israele e alla cui nonna Teresa Foscari Foscolo Bassani regalò la preziosa opera. “Si tratta della prima volta in assoluto che il manoscritto viene esposto al pubblico e accade qui, in Israele”, ha sottolineato tra gli altri la presidente dell’Unione Noemi Di Segni, spiegando come la cultura “attraverso il legame tra i due Paesi, Italia e Israele, rimarcato in tutta la sua essenza nelle parole del Presidente Mattarella in questa sua prima visita, si alimenterà ulteriormente e porterà, ne sono certa, ad una nuova maturazione dell’ebraismo italiano ma anche della società italiana nel suo insieme”. A portare i saluti del Meis al Presidente Mattarella, il presidente della Fondazione Dario Disegni, che accogliendo il Capo dello Stato ha voluto ringraziarlo “per l’attenzione che ha voluto dedicare al Meis, che ha avuto l’amabilità di ricordare nella sua mirabile lectio magistralis di 3 giorni fa all’Università Ebraica di Gerusalemme”. “Mi auguro – ha concluso Disegni – di poter avere l’onore di accoglierla l’anno prossimo a Ferrara per l’inaugurazione del Museo così fortemente voluto dallo Stato italiano, che per la sua realizzazione ha profuso un impegno del quale tutti noi le siamo profondamente riconoscenti”. Presente all’incontro anche l’ex presidente UCEI Renzo Gattegna, ringraziato dal ministro Franceschini per il suo impegno a favore del Meis.
Daniel Reichel