L’Ebraismo e il ruolo delle immagini
Il giusto finale, per chiudere il cerchio del convegno “Immagini vietate o permesse? Arte ed ebraismo a Roma”, che si è svolto con successo giovedì scorso al Centro Bibliografico “Tullia Zevi” dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. Oltre venti partecipanti alla giornata di studi hanno infatti preso parte ieri alla visita al Museo ebraico e al Tempio Maggiore di Roma, organizzata a margine del simposio ideato e organizzato da Raffaella Di Castro, per far “toccare con mano” agli utenti la materia delle sessioni di studio.
Nel corso della visita, durata un’ora e mezza, particolare attenzione è stata data al divieto di rappresentazione delle immagini nell’ebraismo, e alle varie interpretazioni e applicazioni della proibizione nelle diverse epoche, dal rigorismo aniconico all’uso di raffigurazioni provenienti, in alcuni casi, persino dal repertorio pagano. È stato inoltre spiegato come nella prima arte cristiana si percepisca l’influenza del divieto di raffigurare l’Onnipotente.
Un viaggio nell’arte e nella cultura ebraica, di cui i partecipanti si sono detti molto soddisfatti, ideale conclusione dell’appuntamento culturale organizzato dall’UCEI in collaborazione con la Comunità ebraica di Roma.
Marco Di Porto
(7 novembre 2016)