Segnalibro – Grande lancio per il Salone
Impossibile entrare, più di mille fra giornalisti – moltissimi – e appassionati e curiosi si sono affollati questa mattina davanti al Gran Salone di Palazzo Madama, dove solo poche centinaia di invitati e giornalisti sono riusciti ad assistere alla presentazione della trentesima edizione del Salone del Libro di Torino, che si terrà dal 18 al 22 maggio 2017. Un’edizione in cui Pagine Ebraiche, il cui numero zero venne presentato proprio al Salone, sarà presente per l’ottava volta, a continuare una collaborazione sempre proficua e che va stringendosi di anno in anno, con un numero crescente di incontri organizzati dalla redazione, con costante successo di pubblico, e migliaia di copie distribuite ogni anno.
Dopo i saluti istituzionali è stato il Presidente della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura, Mario Montalcini a dare il senso di una sfida raccolta con entusiasmo e con forza, “un’opportunità per costruire qualcosa di nuovo e di sentito”. Dopo Montalcini è stato Nicola Lagioia, nuovo direttore editoriale del salone, a raccontare queste prime settimane frenetiche, trascorse perennemente in viaggio per costruire una squadra e portare avanti accordi strategici di grande importanza.
Nel suo intervento, trasmesso su grandi schermi fuori dalla sala per mettere tutti in condizione di seguire la presentazione della squadra, ha ricordato come dal Salone del Libro di Torino sia passata la storia dell’editoria italiana, raccontando come siano stati tantissimi coloro che entusiasticamente hanno già accolto l’invito di esserci. La presentazione della squadra che prepara un salone “per cui sarà fondamentale la nostra capacità di rapportarci alla città, una città che ospita grandissime realtà culturali e che ha saputo valorizzare al meglio le proprie risorse” è stata accolta con applausi a ogni nome, e Giuseppe Culicchia, Andrea Bajani, Fabio Geda, Loredana Lipperini, Valeria Parrella, Mattia Carratello, Rebecca Servadio, Alessandro Grazioli, Ilide Carmignani, Eros Miari, Giulia Blasi, Giorgio Gianotto, Alessandro Leogrande, Vincenzo Trione sono già al lavoro. Fortissimo l’accento sulla collaborazione col tessuto culturale cittadino, dove, dopo la chiusura del Lingotto, si trasferiranno gli eventi e la programmazione, per animare il Salone Off, e grande il senso di soddisfazione per il lavoro già portato a termine, che però, ha sottolineato Lagioia, è solo l’inizio di un lavoro folle ed entusiasmante che porterà a maggio a presentare un Salone che vuole porsi come modello culturale per tutti coloro che credono in una certa idea di cultura.
a.t. twitter @atrevesmoked
(21 novembre 2016)