Israele e la lotta contro gli incendi
“Chi li ha appiccati è un terrorista”

Continua in Israele la lotta contro gli incendi che da quattro giorni divampano in diverse zone del Paese. A Haifa, una delle aree più colpite, la maggior parte dei circa 70mila abitanti evacuati sono stati fatti rientrare nelle rispettive case e la situazione appare sotto controllo. Secondo i vigili del fuoco almeno 700 case sarebbero state gravemente danneggiate e intanto l’impegno a controllare le fiamme, sviluppatesi anche a causa del forte vento e dell’assenza di pioggia, prosegue in altre aree d’Israele, tra cui la zona di Gerusalemme. Le autorità – tra cui il ministro degli Interni Gilad Erdan – hanno fatto sapere che circa la metà degli incendi è di natura dolosa e il Primo ministro Benjamin Netanyahu ha definito i responsabili “terroristi”. “Ogni incendio deliberatamente causato è terrorismo e noi lo tratteremo come tale”, ha sottolineato Netanyahu, aggiungendo che “tutti coloro che tentano di bruciare lo Stato di Israele saranno puniti duramente”. Almeno dodici persone sono state arrestate perché ritenute legate a quello che alcuni media definiscono “l’intifada di fuoco”. Le indagini stanno andando avanti per capire chi sono i responsabili: la polizia parla di “movente nazionalistico” mentre Erdan ha sottolineato che al momento le forze sono soprattutto concentrate a spegnere gli incendi che hanno coinvolto la zona di Haifa e il Golan e il centro del Paese.
Tanti i paesi che hanno offerto il loro aiuto a Gerusalemme per fronteggiare la difficile situazione. Tra questi l’Italia, con l’invio di una squadra della protezione civile e dei vigili del fuoco.“Desidero cogliere questa occasione per esprimere la mia profonda gratitudine alle autorità italiane per la preziosa collaborazione, in particolare il Ministero degli Interni, la Protezione Civile e l’Ufficio della Presidenza del Consiglio, che hanno profuso sforzi notevoli per venire in aiuto di Israele. – ha dichiarato l’ambasciatore israeliano in Italia Ofer Sachs – Israele non dà per scontati tali sforzi, che sono un’ulteriore testimonianza della salda amicizia che lega Israele e l’Italia”.

Tante anche le organizzazioni che si stanno mobilitando in queste ore per sostenere le popolazioni e le zone colpite, tra cui il Keren Kayemet LeIsrael, il Keren Hayesod e il Maghed David Adom. I rami italiani delle due organizzazioni hanno lanciato un appello per una raccolta fondi per far fronte all’emergenza.

d.r.