Comics&Jews – Angoulême: in corsa per vincere la matita di Pagine Ebraiche

albertini-e-panaccione-angouleme-2017“È stata davvero una sorpresa. Ovviamente ci speravamo, ma magari l’anno successivo, dopo l’uscita degli altri volumi di Chronosquad.” È molto evidentemente a corto di parole Giorgio Albertini, lo storico collaboratore di Pagine Ebraiche autore di tanti disegni: essere nella selezione ufficiale per i Grand Prix di Angoulême non è cosa da poco, e se ci si arriva come sceneggiatore del proprio primo albo, disegnato dall’amico e collega Grégory Panaccione, la soddisfazione è ancora maggiore. Festival International de la Bande Dessinée di Angoulême, la cui quarantaquattresima edizione si terrà dal 26  al 29  gennaio 2017, ha reso pubblico negli scorsi giorni l’elenco dei fumetti selezionati, divisi nelle quattro categorie Sélection officielle (dove si trova Chronosquad), Sélection Patrimoine, Sélection Jeunesse e Sélection Polar. Tra i candidati  sono solo due gli autori italiani: oltre a Albertini vi compare Zerocalcare, con la traduzione francese di Kobane Calling pubblicata da Cambourakis, mentre l’edizione italiana è di Bao Publishing.
dossier-cover-albertini-e-panaccionePresentato a novembre da Pagine Ebraiche sul dossier Comic&Jews, dedicato al rapporto fra fumetto e cultura ebraica, l’albo Chronosquad, tome 1 – Lune de miel à l’âge du bronze, accolto con grande entusiasmo dalla critica già a pochi giorni dall’uscita – è stato pubblicato in Francia da Delcourt – è un volume così pieno di riferimenti sottili che meriterebbe un apparato di note esplicative che permetterebbero, per esempio, di apprezzare come i dialoghi che si tengono all’epoca degli antichi Egizi sono trascrizioni fedeli, non grumi di lettere a effetto. Moltissimi i riferimenti alla cultura ebraica, a partire dal nome del protagonista, che si chiama Bloch, come lo storico Marc, o della cattiva Silverberg – che avrà un ruolo più centrale nel secondo volume, Chronosquad T2 : Destination révolution, dernier appel, in uscita a inizio gennaio – in omaggio a Robert Silverberg, lo scrittore di fantascienza, curatore editoriale e sceneggiatore statunitense vincitore di tanti premi che molto ha lavorato sui viaggi nel tempo, tema centrale di Chronosquad. E proprio l’idea stessa di viaggio nel tempo che diventa turismo di massa è centrale nella vicenda, insieme a un continuo ragionamento su quanto la storia incida nelle vite degli uomini. E la Storia, grande passione di Giorgio Albertini, compare ovunque, non solo nei dialoghi: ogni dettaglio, ogni parola, ogni fregio, ogni particolare è curato, studiato, meditato. Nulla è lasciato al caso, e pure il personaggio Rosa Luksemburg, con quella k che stupisce, non è affatto portatore di un errore, bensì un omaggio alle origini polacche della filosofa e rivoluzionaria: la trascrizione corretta del suo nome è infatti Róża Luksemburg. Il primo volume, per ora solo in francese, è già in libreria, il secondo vi arriverà a gennaio, mentre per il terzo e il quarto bisognerà attendere rispettivamente giugno e settembre 2017. Il mondo delle rivoluzioni attraverso tante epoche, e la Storia al massimo della sua godibilità si incontrano in un fumetto che incanta già alle prime tavole.
Riproponiamo qui quanto pubblicato in novembre nel dossier Comics&Jews.

a.t. twitter @atrevesmoked

Chronosquad, la Storia è viva

chronosquad-angoulemeÈ da sempre il sogno di Telonius Bloch: entare a far parte della Cronosquadra, diventare uno degli agenti che vegliano sui “cronoturisti” ovunque si trovino nello spazio e nel tempo. Il primo volume di quella che diventerà una tetralogia di circa ottocento pagine, una storia scritta da Giorgio Albertini e illustrata da Grégory Panaccione, da poco pubblicato dalle Éditions Delcourt, è già definito dai critici “una piccola meraviglia”. Ma quando si avvera, la prima cosa che ci si chiede è perché mandare un medievista a gestire una crisi nella quarta dinastia egizia? Che si tratti di una carenza di personale o di scelta specifica, la responsabilità è probabilmente da attribuire alla storia personale dell’autore, a sua volta medievista e archeologo, nonché docente universitario di Storia del fumetto. Una fuga nell’antico Egitto, l’avventura amorosa nel 1491 e un’inchiesta di polizia che si tiene nel Paleolitico si intrecciano alla satira sociale, sempre intrisa di humour, perfettamente godibile nonostante la mole del volume, che arriva a quasi duecento e trenta tavole. Ma è evidente in tutto il libro che anche il noto illustratore francese Grégory Panaccione si è divertito in questo primo volume, intitolato Luna di miele all’età del Bronzo, bellissimo anche per l’attenzione e la precisione dei dettagli che mostrano una competenza storica fuori dal comune. E per incuriosire e conquistare i lettori basterebbe la tavola che mostra il tabellone delle partenze al Cronoporto: da Cartagine 241 AEV a Londra 1666 (che però è in ritardo).

Ada Treves, dal dossier Comics&Jews
Pagine Ebraiche, novembre 2016

(12 dicembre 2016)