Anna e Zef, vita e dolore in note
Un’“opera multimediale” ispirata ad Anna Frank, che affronta tematiche drammaticamente attuali attraverso il racconto di due giovani: Anna, la bambina scomparsa nella Shoah autrice del famoso diario, e il suo coetaneo Zef, un ragazzo albanese, immaginario ma la cui storia suona terribilmente reale, ucciso in una faida famigliare che lo aveva costretto a nascondersi in casa per due anni.
Anna e Zef vivono vicende separate nel tempo e nello spazio, ma sono uniti dallo stesso destino: una vita prematuramente spezzata dalla violenza degli adulti. Si incontrano in un aldilà che riflette la loro eterna giovinezza e, con la leggerezza e l’irriverenza propria della loro età, condividono le loro storie e il futuro che li attende.
L’opera andrà in scena all’Auditorium Parco della Musica di Roma domenica 12 marzo, è rivolta ai giovani delle scuole secondarie di primo e secondo grado, e si avvale di una regia multimediale innovativa e coinvolgente, che integra le forme tradizionali del teatro musicale con la magia delle proiezioni e dei motion graphics. Frutto di una co-produzione internazionale tra l’Accademia Santa Cecilia e la Netherland Philharmonic Orchestra, è realizzata nell’ambito del progetto europeo Music Up Close Network – connecting orchestral music to young audiences, che vede l’Accademia capofila di un consorzio di importanti orchestre e istituzioni musicali europee.
Questa versione italiana, che sarà replicata in matinée per gli studenti lunedì 13 e martedì 14, è curata da Marco Morgantini. Le musiche originali di Monique Krüs sono dirette da Carlo Rizzari, la regia è di Cesare Scarton, Anna è interpretata dal soprano Costanza Fontana, Zef dal baritono Giorgio Celenza. La voce recitante è di Simone Ruggiero.
Dallo spettacolo l’Accademia di Santa Cecilia realizzerà anche un e-book che, con contenuti multimediali, narrerà la storia rappresentata nell’opera attraverso i contributi degli interpreti e dei creatori, con uno spazio dedicato alle impressioni e alle recensioni degli studenti che assisteranno agli spettacoli.
Marco Di Porto
(1 marzo 2017)