Rivlin: “Israele al fianco dei sirianiNo al silenzio davanti all’orrore”
“Noi, come popolo che è sopravvissuto alle più grande di atrocità e che riuscito a risorgere dalle ceneri diventando una nazione forte e sicura, faremo tutto il possibile per continuare ad aiutare i sopravvissuti agli orrori in Siria. Sappiamo fin troppo bene quanto sia pericolo il silenzio, non possiamo restare muti”. È l’accorato appello del Presidente d’Israele Reuven Rivlin, arrivato mentre il mondo veniva a conoscenza dell’ultimo capitolo della tragedia siriana: l’attacco chimico nella provincia siriana di Idlib che ha ucciso almeno 74 persone, la maggior parte delle quali civili.
“Le immagini che arrivano dalla Siria e i rapporti sulle uccisioni di bambini, di civili, con le armi chimiche, sono una macchia per tutta l’umanità”, ha aggiunto Rivlin. “L’intera comunità internazionale deve unirsi e porre fine a questa follia omicida, e far sì che tali scene non si ripetano mai più da nessuna parte”. Per il presidente d’Israele i leader delle potenze mondiale devono agire “ora, senza indugio, per fermare questi atti criminali e assassini che avvengono in Siria per mano del regime di Assad”. “In Siria è in corso un genocidio”, ha ribadito il ministro delle Finanze d’Israele Moshe Kahlon, accogliendo l’appello di Rivlin ad agire: “Israele, lo stato del popolo ebraico, deve assumersi la responsabilità morale e aprire i suoi cancelli per curare i bambini vittime di questo genocidio. Non ci mancano né impegno morale né risorse per farlo”, ha concluso Kahlon.
d.r. @dreichelmoked
(5 aprile 2017)