A 50 anni dal conflitto, èStoria racconta la Guerra dei Sei Giorni
La Storia torna protagonista, per comprendere un’Italia difficile e un mondo in rapida mutazione, per ritrovare i punti di riferimento, per definire una nuova volta cosa la nostra società vuole trasmettere alle nuove generazioni.
Chiamati a raccolta dalla parlamentare isontina Laura Fasiolo, il presidente della Commissione Esteri del Senato Pier Ferdinando Casini, il capogruppo Pd Luigi Zanda, lo storico Massimo Teodori e il direttore del festival Adriano Ossola, hanno presentato, nelle sale del Senato della Repubblica, la tredicesima edizione del festival èStoria, che aprirà i battenti a Gorizia la prossima settimana.
Definito da Paolo Mieli “la più grande kermesse italiana dedicata alla Storia e un luogo di confronto per tutti gli storici più importanti del Paese e non solo” èStoria continua a vedere anche la presenza della redazione del giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche.
In questa edizione, fra gli innumerevoli appuntamenti di un programma che si fa sempre più ricco, anche un’analisi, a 50 anni di distanza, della storica vittoria israeliana nella Guerra dei Sei giorni che cambiò il volto del Medio Oriente, con gli esperti Ahron Bregman e Simon Dunstan presentati da Fabio Romano.
“Nel maggio 1967 – ricorda l’invito al dibattito che si svolgerà domenica 28, un’azione combinata di Egitto, Giordania e Siria stava minacciando Israele, abbandonato a se stesso dalle Nazioni Unite. Per anticipare le mosse dei loro nemici, in giugno gli israeliani erano pronti a un attacco preventivo che avrebbe spiazzato il mondo intero: la schiacciante vittoria fu ottenuta attraverso un uso sapiente dell’aviazione, che avrebbe sgominato le forze egiziane nel Sinai. Allo stesso modo, un’azione fulminea consenti l’occupazione della Città Vecchia a Gerusalemme, della Cisgiordania e delle alture del Golan”.
èStoria presenterà fra l’altro il programma di Italia mia all’Università Pedagogica di Cracovia. Un’importante occasione per il consolidamento del network europeo di èStoria sarà concretizzata dalla presenza dello storico della Grande Guerra Marco Cimmino, membro del Comitato Scientifico del Festival, presso l’Università Pedagogica a Cracovia, nel settantesimo anniversario di fondazione dell’ateneo polacco.
L’incontro è organizzato dal direttore del Centro di ricerca internazionale “Mediterraneum” dell’Università Pedagogica di Cracovia prof. Stefan Bielanski con la collaborazione del dottor Ugo Rufino, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia: nel corso dell’appuntamento Marco Cimmino presenterà il Festival e presenterà una panoramica sul ruolo dell’Italia della Grande Guerra, di cui èStoria continua a seguire il centenario.
Questo venerdì, 19 maggio, assieme alla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia al Salone Internazionale del Libro di Torino e al programma realizzato con gli assessorati alla Cultura e alla Turismo e le realtà culturali della regione, il Festival sarà sotto i riflettori del Salone, dove il professor Guido Alliney interverrà sul centenario della battaglia di Caporetto.
(18 maggio 2017)