Pagine Ebraiche al Salone di TorinoFranceschini: “Aiutiamo libri e lettura”
“Viviamo in una società dove tutto è accelerato, è tutto di corsa. Però la lettura non può diventare più veloce, non può essere multitasking. Questo che può sembrare un grande limite, deve essere lo strumento da valorizzare: la lettura come una pausa esclusiva di lentezza, un momento di pausa nel frastuono della velocità: quindi un valore e non un limite”. Parole del ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, che questa mattina ha inaugurato la trentesima edizione del Salone del Libro di Torino. Rassegna che vede tra i suoi protagonisti – da otto anni a questa parte – anche Pagine Ebraiche con uno stand dedicato e con la distribuzione ai visitatori delle copie dell’ultimo numero del giornale dell’ebraismo italiano. Tra coloro che si sono fermati per prendere una copia di Pagine Ebraiche, lo stesso ministro Franceschini, che dal palco del Salone ha lanciato una proposta per sostenere la “filiera del libro”. “Se aiutiamo un film con i contributi pubblici, se aiutiamo un’opera lirica, perché non farlo con un libro? – ha affermato il ministro – Penso che su questo si possa lavorare e si debba lavorare con molta convinzione, non dobbiamo rassegnarci a un paese così orgoglioso del proprio patrimonio culturale ma troppo rassegnato a essere un paese dove si legge meno di altri, si va al cinema meno di altri, etc. Penso che questo sia un terreno dove si può collaborare e trovare forme di consenso sociali ma anche politiche”.
All’inaugurazione di questa edizione del Salone fra gli altri, il presidente del Senato Pietro Grasso e il vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, il sindaco di Torino Chiara Appendino, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, la ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli.
(18 maggio 2017)