Rivlin: “Festa della Repubblica, grazie Italia per un’amicizia vera”
“Sono passati 71 anni da quando l’Italia ha realizzato il sogno di vivere in una Repubblica democratica. Ed è un sogno che vale la pena celebrare”. Ospite dell’ambasciata italiana a Tel Aviv, il Presidente d’Israele Reuven Rivlin ha sottolineato, in occasione della Festa della Repubblica, il valore storico di questa data. “Le relazioni tra il popolo italiano e quello d’Israele risalgono a centinaia di anni fa e negli ultimi anni si sono rafforzate – ha dichiarato Rivlin – Proprio il mese scorso l’Italia ha dimostrato che la sua non è un’amicizia solo a parole ma anche nei fatti votando contro la vergognosa risoluzione dell’Unesco su Gerusalemme”. Il Presidente d’Israele ha inoltre ricordato il contributo dato dalla Brigata Ebraica – i cinquemila volontari ebrei partiti dalla Palestina mandataria per combattere i nazifascisti in Europa – alla Liberazione dell’Italia, e quindi alla nascita della Repubblica. Rivlin ha detto di essere “orgoglioso e onorato del riconoscimento dato dalla Camera dei Deputati al ruolo della Brigata Ebraica”, facendo riferimento alla legge in discussione in Parlamento volta a conferire al gruppo di combattenti-volontari la medaglia d’oro al valore militare per la Resistenza. Un provvedimento che ha come primi firmatari i parlamentari Lia Quartapelle ed Emanuele Fiano e che attende ora il via libera del Senato.
Altro punto toccato nel suo discorso dal Presidente, che ha accolto l’invito dell’ambasciatore italiano Francesco Talò, la questione del riconoscimento di Gerusalemme come Capitale d’Israele. “Crediamo che sia arrivato il momento per i nostri amici, Italia inclusa, – ha detto Rivlin – di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Possiamo discuterne i confini ma siamo tutti d’accordo che Gerusalemme è e resterà la capitale di questo Stato. È tempo di tradurre questa verità in un fatto”.
L’ambasciatore Talò, la cui missione in Israele è giunta al termine e il cui testimone verrà preso da Gianluigi Benedetti, ha sottolineato l’amicizia sempre più stretta tra i due paesi, richiamando poi il principio ebraico del Tikkun Olam, riparare il mondo: “Possiamo tutti essere protagonisti di questa azione di Tikkun Olam che unisce la politica e la cultura. – ha affermato l’ambasciatore – Possiamo farlo in Israele e in Italia, terre con antiche radici comuni e quindi un grande futuro comune”.
d.r. @dreichelmoked
(5 giugno 2017)