Gerusalemme – Tel Aviv in trenoIl progetto che unisce Israele
Il presidente israeliano Reuven Rivlin ne ha simbolicamente visitato un tratto in occasione dell’ultimo Yom Yerushalaim, la ricorrenza che celebra l’unità della Capitale israeliana. E ora, dopo anni di lavori e intoppi burocratici, la linea ferroviaria ad alta velocità che collegherà Gerusalemme a Tel Aviv sembra finalmente pronta: per l’inaugurazione ufficiale bisognerà aspettare aprile 2018 ma domenica scorsa si è tenuto il primo giro di prova della linea. Senza passeggeri, il treno ci ha messo 28 minuti a percorrere il tratto di quasi 70 chilometri che divide le due città (contro i 78 minuti sulla vecchia linea costruita ai tempi dell’Impero Ottomano).
Il progetto iniziale risale al 2001 e i lavori avrebbero dovuto concludersi nel 2008, ma un accumulo di ritardi, problemi burocratici nonché proteste da parte di gruppi ambientalisti, preoccupati che la linea potesse causare dei danni ad alcune zone collinari e valli protette intorno a Gerusalemme, hanno causato uno lungo stallo. Ora si è arrivati a questo significativo primo viaggio di prova e i test continueranno su base quotidiana anche nei prossimi mesi. Il ministro dei Trasporti Yisrael Katz ha parlato dell’impatto e del beneficio che porterà la nuova linea ferroviaria: “È un treno veloce che ci metterà 28 minuti per arrivare da Tel Aviv a Gerusalemme. Questo assicurerà il ruolo di Gerusalemme e darà alla gente la possibilità di viverci, crearvi nuovi business e cambierà completamente il collegamento tra Gerusalemme e il resto dello Stato di Israele”. I treni raggiungeranno i 160 km e, a regime, partiranno ogni 15 minuti, trasportando fino a 1.000 passeggeri ciascuno.
La ferrovia ad alta velocità è uno dei progetti infrastrutturali più grandi del paese. La politica, come dimostrano le parole del ministro Katz, contano sul fatto che porterà nuove opportunità economiche a Gerusalemme e, sull’altro versante, riducano il problema del carovita – in particola legato ai prezzi degli affitti – a Tel Aviv, cuore finanziario e tecnologico d’Israele.
Il governo israeliano da anni cerca di rispondere alle richieste dei pendolari, pur continuando a promuovere politiche infrastrutturali che hanno privilegiato lo spostamento su strada e con auto private. Uno studio del 2013 del Centro Taub per gli studi di politica sociale in Israele affermava che “il trasporto di Israele è ben al di sotto di quello dei Paesi di dimensioni simili” ed è “chiaramente inadeguato per soddisfare le esigenze della crescita futura”. Secondo il Centro Taub, le strade di Israele sono in media molto più congestionati di quelli di altri paesi occidentali. I prezzi della benzina sono anche più elevati in Israele che in molti paesi occidentali, in gran parte a causa delle tasse. La linea tra Gerusalemme e Israele segnerà quindi – una volta inaugurata – un importante inversione di rotta.
(22 agosto 2017)