“Invocare la distruzione d’Israele, la nuova forma di antisemitismo”
Gli appelli alla distruzione di Israele sono “una forma moderna di antisemitismo e non li permetteremo”. È la promessa del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres al presidente d’Israele Reuven Rivilin. I due si sono incontrati nelle scorse ore, nel corso della visita di di tre giorni di Guterres nella regione. Sia Rivlin sia diversi funzionari israeliani hanno esplicitamente chiesto al Segretario Onu di lavorare affinché le diverse organizzazioni internazionali trattino in modo equo Israele e smettano di portare avanti risoluzioni che delegittimano il paese. “Le Nazioni Unite tratteranno Israele con “imparzialità”, la promessa di Guterres, spiegando che “imparzialità significa trattare tutti gli Stati in modo eguale” e per questa ragione adotterà questo principio nello svolgimento delle sue funzioni. Rivlin ha anche sollecitato un intervento di Guterres affinché il movimento terroristico di Hamas rilasci i civili israeliani trattenuti a Gaza e restituisca i corpi dei soldati Shaul Oron e Hadar Goldin, uccisi nella Striscia nel corso della guerra del 2014.
Di Iran ha invece parlato il Premier Benjamin Netanyahu nel suo incontro con il Segretario Onu: Teheran, ha affermato Netanyahu, vuole costruire siti per la produzione missilistica in Siria ed in Libano ed utilizzare queste armi contro Israele; una cosa che l’Onu non dovrebbe accettare.
Nel corso del suo intervento, Netanyahu ha dichiarato davanti a Guterres che la missione delle Nazioni Unite Unifil (United Nations interim force in Lebanon) ha “fallito miseramente” nel suo mandato di prevenire l’incremento dell’arsenale militare del movimento terroristico sciita di Hezbollah.
Ad una settimana dal rinnovo del mandato della missione Unifil nel sud del Libano, lo scorso 23 agosto gli ambasciatori di Israele e Stati Uniti presso le Nazioni Unite hanno chiesto che vengano potenziati i compiti del contingente per limitare l’azione di Hezbollah, che nel Libano meridionale ha la sua roccaforte. Il 30 agosto, infatti, il Consiglio di sicurezza dell’Onu dovrà pronunciarsi sul rinnovo della missione Unifil, il cui mandato attuale scade il 31 agosto. “Hezbollah non smette di incrementare il suo potere, mentre Unifil mette la testa sotto la sabbia”, ha affermato Danny Danon, ambasciatore israeliano al palazzo di Vetro. Il diplomatico ha criticato la capacità della missione Unifil di mantenere la pace, mentre “Hezbollah viola le risoluzioni del Consiglio di sicurezza e utilizza le abitazioni dei civili come arsenali militari”, ha affermato Danon.
(28 agosto 2017)