Il treno veloce viaggia in ritardo

Schermata 2018-03-16 alle 12.31.25L’ultima notizia è quella di un rinvio. E a dire la verità non sono stati in molti a stupirsi: il treno veloce che collegherà Gerusalemme a Tel Aviv in 28 minuti non verrà inaugurato alla fine di marzo come annunciato dal ministro dei trasporti Israel Katz solo qualche settimana fa, ma non prima di altri sei mesi, necessari per ulteriori test e i permessi relativi alla sicurezza del mezzo. Chiunque abbia viaggiato per le strade israeliane sa che di questo treno c’è un bisogno disperato. Per percorrere i 60 chilometri circa che separano le due principali città del paese nelle ore di punta ci possono volere anche due e mezzo di autostrada (in macchina o autobus). Quindi niente treno? La verità è che un treno attualmente c’è. Non è diretto e ne parte uno all’ora: non esattamente efficiente se si tratta di raggiungere il posto di lavoro. Ma un’opportunità incredibile di guardare dal finestrino angoli dimenticati di un’Israele nascosta. Il convoglio parte da Gerusalemme, Stazione Malcha, al sesto minuto di ogni ora. Destinazione Bet Shemesh, nel centro del paese, una trentina di chilometri a ovest percorsi in tre quarti d’ora, dove parte poi la coincidenza che porta alle varie stazioni di Tel Aviv. L’atmosfera è tranquilla, il treno è pieno ma non troppo e per chi lo desidera tra un vagone e l’altro si organizza un gruppo per la preghiera mattutina. Fuori dal finestrino intanto lo spettacolo è da non perdere: colline spumanti di alberi e cespugli, saliscendi rossi e rocciosi, un ruscello dalle acque smeraldine e nessuna traccia di presenza umana, se non per quei binari incastonati nel paesaggio che corre incontro al treno, perfino con qualche rara comparsa della fauna locale, gli uccelli, le gazzelle. Così pur lento e un po’ traballante, il viaggio diventa un modo per tornare a scoprire quelle vedute che nel boom di grattacieli e nella rapidissima Schermata 2018-03-16 alle 12.33.54corsa alla modernizzazione si potrebbe pensare di aver perso. La ferrovia d’altra parte, anche con i suoi ritardi, racconta molto della storia di Gerusalemme e del paese. I primi passi furono intrapresi quando la regione era ancora parte dell’Impero Ottomano: nel 1892 veniva inaugurato il collegamento tra Jaffo e Gerusalemme, e nel 1906 la linea tra Haifa e Damasco. Durante la Grande Guerra poi i binari raggiungono il sud, Gaza, il Sinai, collegando Rafah, Beer Sheva, Lod, in uno sforzo da parte degli eserciti coinvolti, prima quello turco e poi quello britannico, di garantire approvvigionamento alle truppe. L’espansione continuerà durante il mandato britannico e poi nel corso del secondo conflitto mondiale, al termine del quale Damasco, Beirut, Haifa, Gerusalemme, il Cairo e Amman si ritrovano collegate via locomotiva. Tra il 1946 e il 1948 però le linee subiscono numerosi attacchi, soprattutto da parte dei gruppi di resistenza ebraica che puntano a impedire la possibilità per gli Stati arabi di inviare i propri eserciti, al punto che alla nascita dello Stato di Israele rimane funzionante solo il tratto nella regione di Haifa. Da lì comincia pian piano un’opera di costruzione e ricostruzione: il treno torna a raggiungere Gerusalemme nel 1949 e negli anni Cinquanta nuove stazioni vengono inaugurate a Tel Aviv e Beer Sheva. Dopo oltre un secolo di vita, l’antica stazione della Capitale, ormai ridotta in pessime condizioni, viene chiusa nel 1998. Ma dopo 15 anni di abbandono, nel 2013 viene restituita ai suoi cittadini: niente treni ma ristoranti e negozi nei suoi antichi edifici, eventi culturali, fiere e giostre negli spazi antistanti e una delle più belle passeggiate della città lungo gli antichi binari denomata Schermata 2018-03-16 alle 12.34.00Derech HaRakevet, la Via della Ferrova appunto. Da allora l’unica stazione ferroviaria rimasta operativa è la decentrata Malcha. Il treno veloce invece partirà da una nuova fiammante stazione sotterranea, costruita all’ingresso della città, a due passi dal ponte di Calatrava. Il paesaggio della nuova linea, tutta costruita tra ponti e tunnel per compensare gli 800 metri di altitudine a cui è situata Gerusalemme e che hanno reso il completamento della linea tecnicamente difficoltoso, promette di essere interessante. Ma soprattutto i pendolari potranno finalmente contare su un sistema rapido per fare la spola tra le due città. E per vedere le gazzelle che corrono su per le colline macchiate di arbusti ci si potrà sempre dedicare a uno dei passatempi preferiti degli israeliani di tutti i tempi: le escursioni zaino in spalla.

Rossella Tercatin, Dossier Benvenuti a Gerusalemme