“Gerusalemme non cederà all’odio”

Schermata 2018-03-19 alle 13.42.47Centinaia di persone hanno partecipato nelle scorse ore ai funerali di Adiel Kolman, il trentaduenne ucciso da un terrorista palestinese nel quartiere arabo della Città Vecchia di Gerusalemme. “Cosa posso dire di una persona così retta che ha affrontato momenti così difficili e li ha superati?”, le parole della madre di Kolman, Yael, durante la cerimonia funebre tenutasi a Kochav Hashahar, insediamento israeliano in Cisgiordania. “Eri il nostro gioiello. Per anni siamo stati vicini al tuo cuore ma ora te l’hanno portato via. Avremmo voluto essere al tuo fianco più a lungo”, il ricordo della madre di Adiel, padre di quattro bambini e dipendente del Museo della città di Davide. “Il dolore è insopportabile – ha affermato il presidente d’Israele Reuven Rivlin – Il 32enne Adiel Kolman, che ha lavorato devotamente negli scavi della città di David, è stato ucciso ieri nella Città Vecchia in un terribile attacco. Il terrore nelle strade di Gerusalemme, la nostra capitale, dove ebrei e arabi vivono insieme da centinaia di anni, è una grande disgrazia per tutti i suoi abitanti e non permetteremo che si trasformi in una realtà”.

L’attentatore palestinese, ucciso dalle forze di sicurezza poco dopo l’aggressione, è stato identificato come Abd al-Rahman Bani Fadel, 28 anni, padre di due bambini e proveniente dal villaggio di Aqraba, vicino a Nablus, nel nord della Cisgiordania. I residenti di Aqraba hanno raccontato ai giornalisti israeliani che il terrorista era un uomo introverso che lavorava in un magazzino. Suo fratello e suo zio fanno parte della dirigenza di Hamas in Cisgiordania, ma, il resoconto dello Shin Bet, l’attentatore non era considerato un membro attivo dell’organizzazione. A dimostrare la mancanza di un suo coinvolgimento fino a ieri nel terrorismo palestinese, il fatto che Israele gli avesse concesso un permesso di lavoro di cinque giorni.

L’attacco a Gerusalemme segue quello in Cisgiordania di venerdì dove a perdere la vita sono stati due soldati israeliani di vent’anni, investiti da un palestinese che ha lanciato la sua auto contro di loro. Dopo questo attentato, l’esercito israeliano sta valutando di chiedere al governo di modificare il percorso della barriera di sicurezza nell’area.
Il sindaco di Gerusalemme, Nir Barkat, invece era intervenuto ieri dopo l’attacco nella Città Vecchia, affermando che “i nemici di Israele cercano costantemente di danneggiare i soldati, i poliziotti, le guardie di sicurezza e i civili a causa del grave incitamento cui sono esposti dall’Autorità Palestinese. L’unica risposta – ha affermato Barkat – è una lotta determinata e senza compromessi contro il terrore e contro coloro che incitano al terrore e il continuo sviluppo e la costruzione di una Gerusalemme unita. Chiedo a tutti i residenti di continuare la loro vita normalmente, di essere vigili e di informare le forze di sicurezza, se necessario, al fine di contrastare ulteriori tentativi di attentati terroristici”.

d.r.