“Pesach, momento condiviso per celebrare la libertà”
“Questo Shabbat, ci siederemo al tavolo del Seder. Gli ebrei di tutto il mondo rinnoveranno la loro fiducia nell’idea che la libertà alla fine trionfa sulla tirannia. La fede e la speranza trionfano sul male e l’odio. È successo in Egitto, accadrà anche qui”. Così il Presidente d’Israele Reuven Rivlin ha salutato nelle scorse ore i soldati israeliani dispiegati nel nord del paese. In visita nel Golan, Rivlin ha incontrato alcuni reparti dell’esercito che si occupano della sicurezza dei confini con Libano e Siria. “Quando si viene qui in primavera nei giorni di fioritura, è difficile credere che nelle montagne attorno ci sia un nemico il cui pensiero fisso è come colpirci, sorprenderci o cambiare gli equilibri a suo vantaggio. Immaginate cosa sarebbe potuto succedere oltre confine se il regime omicida di Assad, un regime che usa il gas contro i suoi stessi cittadini, avesse avuto armi nucleari”, ha detto Rivlin, aggiungendo che “la disgregazione del Medio Oriente in pezzi, in tribù, in regioni non ci ha portato pace e tranquillità. Al contrario, ha acuito la consapevolezza che la sicurezza di Israele è nelle nostre mani e che dobbiamo sempre essere pronti”, ha sottolineato il Presidente. Sicurezza del Paese che al momento però è concentrata su un altro confine, quello con Gaza: in queste ore infatti il movimento terroristico di Hamas ha portato circa 10mila manifestanti nei pressi della barriera di sicurezza che divide la Striscia da Israele. Questa mattina i giornali israeliani riportavano che l’esercito ha sparato contro due palestinesi che stavano svolgendo “attività sospette” vicino alla città di Khan Yunis, nel sud della striscia di Gaza. Uno dei due palestinesi, secondo quanto dichiarato dal ministero della Salute palestinese, è morto. Fonti palestinesi affermano che un altro palestinese è morto durante le proteste. “L’organizzazione terroristica di Hamas mette in pericolo la vita dei civili di Gaza e li usa a scopo terroristico. Hamas è responsabile dei violenti disordini e di tutte le aggressioni dalla Striscia di Gaza”, il messaggio del portavoce dell’esercito israeliano, che ha confermato la decisione di imporre la chiusura della zona militare circostante la Striscia di Gaza. “L’esercito israeliano è pronto a rispondere ai violenti disordini programmati in tutta la striscia di Gaza. – ha aggiunto il portavoce militare – L’Idf considera con grande severità qualsiasi violazione della sovranità israeliana o qualsiasi danno alla recinzione di sicurezza”.