“Yom HaZikaron, Israele unita
per ricordare i suoi figli caduti”

“Vorrei, vorrei veramente, che in questo giorno sacro potessimo concedervi un giorno di riposo dal ricordare e dal dolore. Un giorno in cui anche noi ci facciamo carico del dolore e ne solleviamo un po’, solo un po’, dalle vostre stanche spalle. Vi guardo e mi chiedo ancora e ancora come siate riusciti a scegliere la vita”. Mentre per Yom HaZikaron le radio e le televisioni raccontano le dolorose storie di alcune delle migliaia di caduti per la libertà di Israele e sotto i colpi del terrorismo a cui è dedicato questo giorno, il Presidente israeliano Reuven Rivlin (nell’immagine, durante la cerimonia a Gerusalemme) si è rivolto alle famiglie delle vittime: “vi guardo e prego. Spero che saremo degni della vostra scelta di vivere”.
Sono 23646 i soldati caduti e 3134 le vittime del terrorismo che Israele in queste ore ricorda: ieri sera per un minuto il Paese si è fermato al suono della sirena, che si è fatta nuovamente sentire in tutta la nazione alle 11 di mattina, per due minuti. E tutti si sono fermati.

“Non smetteremo per un momento di impegnarci per il paese per cui i vostri figli hanno lottato”, ha detto Rivlin alla solenne cerimonia al Muro Occidentale. “Continueremo ad essere una società che contrasta senza paura e senza sosta qualsiasi nemico che contesti il nostro diritto a una casa nella nostra terra”, ha aggiunto il Presidente. “Allo stesso tempo, non lasceremo che nessuna spaccatura, lacuna o divisione si insinui tra di noi”.