“L’Unione europea non finanzi chi sostiene il boicottaggio”
Interrompere il finanziamento di almeno una dozzina di ong europee e palestinesi perché sostengono il boicottaggio contro Israele. È quanto ha chiesto nelle scorse ore il governo di Gerusalemme a Bruxelles, sottolineando che questo tipo di sostegno finanziario viola la politica dichiarata dell’Ue che si oppone al boicottaggio contro lo Stato ebraico. “Lo Stato di Israele si aspetta che l’Ue agisca con piena trasparenza e riveli la portata del suo aiuto finanziario alle organizzazioni che hanno legami con il terrorismo e che promuovono il boicottaggio di Israele – si legge in rapporto realizzato dal ministero degli Affari strategici israeliano e inviato alle istituzioni europee – Israele esorta vivamente l’Ue ad attuare pienamente nella pratica la sua politica dichiarata di rifiuto dei boicottaggi contro Israele e a sospendere immediatamente i finanziamenti alle organizzazioni che promuovono il boicottaggio e la delegittimazione anti-israeliana”. Secondo i dati del ministero, le ong in questione hanno ricevuto un totale di 5 milioni di euro nel 2016, l’ultimo anno per il quale erano disponibili i dati. Tra queste, la relazione fa riferimento all’organizzazione irlandese Trócaire, che “ha ricevuto 520.000 euro. Trócaire lancia e sostiene petizioni che invitano l’Unione europea a imporre sanzioni economiche contro Israele”, si legge nella relazione. Il ministro per gli Affari strategici israeliano Gilad Erdan ha dichiarato: “Mi aspetto che l’UE mantenga la sua politica di opposizione al boicottaggio israeliano e non sostenga le organizzazioni legate al terrorismo”.
Tra le altre organizzazioni citate, la Norwegian People Aid (Npa) che nel 2016 ha ricevuto finanziamenti europei per 1,76 milioni di euro e che, affermano dal ministero israeliano, “è una sostenitrice del boicottaggio di Israele. Inoltre in anni recenti l’Npa ha cooperato a Gaza a progetti assieme con Hamas e con il Fronte popolare”.