Israele e il confine con Gaza,
un nuovo giorno di tensione

Schermata 2018-06-08 alle 13.27.22Scontri su vasta scala. È quanto hanno previsto per questo venerdì di fine Ramadan le forze di sicurezza israeliane per le nuove preannunciate manifestazioni palestinesi alla barriera di sicurezza che divide la Striscia di Gaza e Israele. L’esercito sta rafforzando la sua presenza al confine con l’enclave sotto il controllo del movimento terroristico di Hamas in previsione dell’arrivo di migliaia di palestinesi che manifesteranno per il cosiddetto Naksa Day, il giorno che ricorda gli sfollamenti che hanno accompagnato la vittoria di Israele nella Guerra dei sei giorni del 1967 contro i vicini arabi. E i primi danni per la manifestazione si sono già verificati: questa mattina un aquilone incendiario, lanciato dalla Striscia, ha causato un incendio in un campo vicino a Kibbutz Mefalsim, dove sono intervenuti immediatamente i vigili del fuoco. Vigili che sono stati allertati con squadre pronte lungo tutto il confine per eventuali ulteriori attacchi incendiari: un alto ufficiale israeliano ha raccontato che negli scorsi giorni soldati e volontari hanno abbattuto più di 500 aquiloni infuocati usando la tecnologia dei droni, e che centinaia di questi aquiloni saranno probabilmente lanciati nelle prossime ore dai palestinesi. L’esercito, per dissuadere le persone a partecipare alle manifestazioni al confine, ha lanciato ieri sulla Striscia di Gaza volantini in cui esortava i palestinesi a non permettere che Hamas li trasformi “in strumenti per i suoi interessi”. “Dietro a questi interessi si nasconde l’Iran sciita, – riportava il volantino scritto in arabo – il cui obiettivo è infiammare la regione per il bene dei suoi obiettivi religiosi ed etnici. Non dovete permettere che Hamas vi trasformi nei suoi ostaggi, in modo che possa ottenere capitale politico a spese del benessere e del futuro degli abitanti di Gaza in generale, e dei suoi giovani in particolare. Per evitare risultati dannosi, vi invitiamo a non partecipare alle manifestazioni”.

Nelle scorse ore intanto, aerei israeliani avrebbero identificato grandi cumuli di pneumatici vicino a Rafah, nella parte meridionale di Gaza, preparati per essere usati durante le proteste: da settimane infatti i manifestanti bruciano i pneumatici in modo da produrre cortine fumogene. Secondo i media in lingua araba, l’aeronautica israeliana avrebbe incendiato questi cumuli di pneumatici per impedirne l’uso nel corso della giornata.

Daniel Reichel