Gerusalemme Est e la Turchia “Erdogan vuole metterci le mani”
Sul fatto che il movimento terroristico palestinese di Hamas possa contare sull’appoggio del presidente turco Recep Tayyip Erdogan tutti erano al corrente. Meno sulle intenzioni di Erdogan di accrescere la sua influenza sui palestinesi e in particolare su Gerusalemme Est. Come ha rivelato nelle scorse ore il giornale israeliano Haaretz, Giordania, Arabia Saudita e l’Autorità nazionale palestinese hanno avvertito le autorità israeliane della crescente attività turca nei quartieri arabi della capitale israeliana. “I tentativi della Turchia di ottenere influenza a Gerusalemme est sono monitorati dai servizi di sicurezza israeliani da oltre un anno. – scrive Haaretz – Fonti israeliane hanno evidenziato una serie di modalità con cui la Turchia sta aumentando la sua presenza in città”. Tra queste, donazioni a organizzazioni islamiche nei quartieri arabi, visite organizzate a Gerusalemme da gruppi islamisti turchi, alcuni affiliati al Partito per la Giustizia e lo Sviluppo (AKP) di Erdogan; la presenza di manifestanti turchi nel corso delle manifestazioni intorno al Monte del Tempio, per i musulmani Haram al-Sharif. I funzionari della difesa israeliana hanno spiegato che sia la Giordania – a cui è affidata la gestione del Monte del Tempio – sia l’Autorità palestinese hanno espresso preoccupazione per questa iniziativa di Erdogan, sostenendo che Israele non ha fatto abbastanza per fermarla. Accusa respinta però al mittente dalle autorità israeliane che continuano a monitorare la situazione. “Stanno cercando di acquistare beni immobili e rafforzare la loro posizione politica”, ha detto una fonte della polizia israeliana ad Haaretz. Le mire espansionistiche di Erdogan sono note ma toccare Gerusalemme potrebbe essere rischioso per la sua politica internazionale: i sauditi non hanno gradito la notizia e non apprezzano il tentativo di Erdogan di presentarsi al mondo musulmano come il difensore dei luoghi sacri dell’Islam nonché come paladino dei palestinesi. Un nuovo scontro diplomatico potrebbe quindi aprirsi nelle prossime settimane.
d.r. @dreichelmoked