“Finché Hamas colpirà Israele a Gaza non ci sarà la calma”
Dopo le ultime violenze da Gaza, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha convocato un incontro urgente con lo stato maggiore della difesa per discutere la situazione nella Striscia. Israele ha già risposto al razzo lanciato nella notte contro la città di Beersheva (nel Sud del paese), colpendo venti postazioni strategiche del movimento terroristico di Hamas in diversi punti della Striscia. “I razzi sparati durante la notte – ha spiegato il portavoce dell’esercito Ronen Manelis, riferendosi sia al missile che ha colpito l’abitazione a Beersheva, danneggiandola seriamente, sia ad altri due caduti senza provocare danni – sono in possesso di due sole organizzazioni, Hamas e la Jihad islamica palestinese”. Con queste azioni, ha ammonito Manelis, “Hamas sta danneggiando le prospettive per un accordo e per un alleggerimento della situazione a Gaza, che danneggia principalmente i residenti di Gaza stessa”. “Israele non resterà a guardare mentre il nostro popolo è sotto attacco, e il mondo deve saperlo. Risponderemo, con tutta la forza necessaria, finché non ci sarà calma. Finché Gaza è controllata da Hamas, loro saranno responsabili di ogni attacco a Israele”, ha ricordato nelle scorse ore il Presidente d’Israele Reuven Rivlin, nel corso di un incontro con l’inviato dell’Onu per il processo di pace Nickolay Mladenov. Prima di questa nuova esplosione di violenza palestinese, Rivlin aveva rivolto il suo pensiero all’Italia, ricordando la razzia nazifascista del 16 ottobre 1943: “1.259 ebrei italiani furono catturati dai nazisti. Più di 1.000 furono mandati ad Auschwitz. Solo 16 persone sopravvissero. Non dobbiamo dimenticare e non dobbiamo mai più permettere che l’antisemitismo abbia conseguenze così tragiche”, le parole del Presidente d’Israele affidate ai social network.