“Ciad importante per Israele per aprirsi al mondo islamico”
Mentre sul fronte interno la politica israeliana si accende in vista delle elezione del 9 aprile, sul fronte internazionale arrivano segnali di distensione. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente del Ciad Idriss Déby hanno annunciato nelle scorse ore la ripresa delle relazioni diplomatiche, portando a 161 il numero di paesi con cui Israele ha legami formali. “Il Ciad è un paese molto importante”, ha detto Netanyahu durante un’apparizione congiunta con Déby al palazzo presidenziale di N’Djamena. “C’è molto che possiamo fare insieme. Abbiamo discusso i modi per approfondire la nostra cooperazione in ogni campo, a cominciare dalla sicurezza, ma anche agricoltura, cibo, acqua, energia, salute e molto altro ancora”. “Siamo stati accolti qui con rispetto, così come abbiamo accolto il presidente Déby con grande rispetto in Israele”, ha proseguito Netanyahu. “Israele sta entrando nel mondo islamico. Questo è il risultato di un grande sforzo degli ultimi anni. Stiamo facendo la storia e stiamo trasformando Israele in una potenza mondiale in ascesa”. Il Ciad aveva interrotto i legami con Israele nel 1972 a causa delle pressioni de leader libico Muammar Gheddafi. Il presidente del Ciad Déby ha detto che il suo paese e Israele hanno accettato non solo di rinnovare i legami diplomatici, ma anche di aumentare la cooperazione bilaterale in una vasta gamma di settori. “La nostra amicizia con Israele non sostituisce le nostre preoccupazioni sulla questione palestinese – ha aggiunto il presidente africano – Siamo favorevoli a portare avanti un processo di pace tra israeliani e palestinesi. E quindi rinnovo il mio appello allo Stato di Israele affinché si impegni in un processo di pace….. basato su accordi precedenti” affinché Israele possa “vivere in pace e sicurezza accanto a uno Stato palestinese”.