I leader del mondo a Gerusalemme
per combattere l’antisemitismo

rivlin yad vashemI leader mondiali saranno a Gerusalemme il prossimo 23 gennaio per partecipare al quinto Forum mondiale sulla Shoah, organizzato in occasione delle commemorazioni per il 75° anniversario della liberazione di Auschwitz. Ad aver già dato la conferma della loro presenza, tra gli altri, i presidenti di Italia, Francia, Germania e Austria. Il Capo dello Stato Sergio Mattarella sarà dunque a Gerusalemme per un’iniziativa che vuole essere “un’occasione unica per i leader mondiali di alzare le voce e dichiarare di averne ‘abbastanza’ con l’antisemitismo”, come ha dichiarato Moshe Kantor, presidente della World Holocaust Forum Foundation che assieme allo Yad Vashem organizza l’evento. “Questa conferenza si svolge in un momento storico molto importante: a settantacinque anni dalla liberazione di Auschwitz-Birkenau, e con le voci del negazionismo della Shoah e dell’antisemitismo ancora una volta in aumento – ha detto il presidente dello Stato di Israele Reuven Rivlin, sotto il cui patronato si svolge l’evento – Non sosterremo mai chi falsifica la verità o chi cerca di far dimenticare la Shoah, né singoli né organizzazioni; non leader di partiti politici e non capi di Stato. Ho invitato i leader mondiali ad unirsi a noi in questo sacro momento di memoria e impegno, ha concluso Rivlin – e sono lieto del numero di risposte, che cresce ogni giorno di più. Faremo ogni sforzo per assicurare che l’evento sia significativo e lasci un segno reale nella lotta contro l’antisemitismo e per l’educazione della prossima generazione”.
La conferenza, sottolineano dallo Yad Vashem, si svolge sullo sfondo dell’aumento della minaccia antisemita in Europa e nel mondo. Di fronte a questa situazione allarmante, gli sforzi per educare sui pericoli dell’antisemitismo, del razzismo e della xenofobia e per promuovere la commemorazione e la ricerca sulla Shoah sono ancor più attuali. “La Shoah, finalizzata all’annientamento totale di tutti gli ebrei ovunque, e allo sradicamento della loro civiltà, è stata alimentata da un antisemitismo estremo – la riflessione del presidente di Yad Vashem Avner Shalev – All’indomani della seconda guerra mondiale, la comunità internazionale ha promulgato principi universali e istituito organizzazioni internazionali con l’esplicito scopo di evitare futuri crimini contro l’umanità. I modi in cui l’antisemitismo è persistito e proliferato negli ultimi anni devono essere identificati, studiati e compresi. Dobbiamo tutti essere attenti alle manifestazioni attuali dell’antisemitismo e rimanere risoluti nel combatterlo dove ricompare. È responsabilità di tutta l’umanità, e soprattutto dei leader che si riuniranno qui allo Yad Vashem, di lavorare per combattere l’antisemitismo, il razzismo e la xenofobia”.

dr