“Alleanza per evitare l’estrema destra”. L’Italia vista dalla stampa israeliana
Sarà un governo italiano diverso ad accogliere il nuovo ambasciatore d’Israele in Italia Dror Eydar. Al cambio al vertice della delegazione israeliana – con la fine in estate del mandato dell’ambasciatore Ofer Sachs – è infatti coinciso il grande rivolgimento politico italiano con il crollo a metà agosto del governo Lega-Cinque Stelle. In queste ore il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sta lavorando per formare il nuovo esecutivo, che sarà sostenuto da Cinque Stelle e Partito Democratico. Molto è ancora da definire e per l’ambasciatore Eydar e Israele sarà importante capire con chi dovranno interfacciarsi per portare avanti i già stretti legami tra i due paesi. Un primo assaggio di incontro diplomatico c’è stato peraltro nelle scorse ore: sui social network lo stesso Eydar ha infatti pubblicato una foto con l’ambasciatore italiano in Israele Luigi Benedetti durante la combattuta partita di calcio femminile tra le selezioni dei due paesi (finita con la vittoria delle azzurre per 3 a 2). “Ringrazia il Presidente Mattarella e il governo italiano per aver confermato la nomina, e spero di ripagare la fiducia che è stata riposta in me. – ha detto a luglio l’ambasciatore Eydar, dopo il via libera da parte dell’Italia alla nomina – Ringrazio anche il Presidente del Consiglio Benjamin Netanyahu, per la sua fiducia in me”. Nel suo messaggio Eydar, che per diversi anni ha curato la sezione degli editoriali del quotidiano Israel Hayom, ha ringraziato il suo predecessore Sachs: “spero di seguire le sue orme e quelle di chi lo ha preceduto nel portare avanti le relazioni tra Israele e l’Italia”. Relazioni molto positive, come ricordato su queste pagine sia da Benedetti che dallo stesso Sachs, seppur sia diversa l’attenzione mediatica: mentre i quotidiani, telegiornali e siti di informazione italiani parlano spesso – e non senza distorsioni – di Israele, meno fanno al contrario i media israeliani. Lo testimonia i pochi riferimenti pubblicati rispetto alla delicata situazione politica di questi giorni in Italia: la caduta del governo giallo-verde e il nuovo corso con il Conte Bis non hanno avuto infatti grande risalto. Chi ne ha parlato, ha sottolineato soprattutto il duro colpo subito dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, che ha aperto la crisi sperando di tornare alle urne ma vedendo la situazione ritorcersi contro di lui. “Un duro colpo a Salvini: i partiti di sinistra in Italia formeranno la coalizione – Il presidente del partito nazionalista, che ha recentemente sciolto la coalizione, si è trovato fuori da essa.”, titola la popolare emittente Arutz 13, che annovera erroneamente il Movimento Cinque Stelle tra i partiti di sinistra.
“L’alleanza contro Salvini”, titola invece Yedioth Ahronoth. “Fare di tutto per cacciare il leader di estrema destra: i partiti rivali hanno formato una coalizione per impedire l’ascesa al potere di Salvini”, scrive il giornalista Daniel Bettini sul quotidiano più venduto d’Israele, sottolineando come la rivalità tra Cinque Stelle e Partito Democratico non abbia però impedito ai due partiti di coalizzarsi. “La precedente alleanza tra Cinque Stelle e la Lega del Ministro degli Interni Salvini è crollata all’inizio di questo mese dopo il ritiro dello stesso Salvini, che pensava di riuscire a prendere il controllo della premiership nelle elezioni nazionali. I recenti sondaggi in Italia mostrano un enorme sostegno a Salvini, che probabilmente avrebbe vinto questo turno. Tuttavia, la paura di un solo governo di estrema destra, e le turbolenze economiche che ne sono derivate, hanno fatto agire e unire i grandi nemici”. Lettura simile anche per Haaretz che titola “L’Italia è stata salvata dalle elezioni: due partiti rivali formeranno un nuovo governo senza Salvini”, ripubblicando un articolo del New York Times tradotto in ebraico. Asaf Oni, sul sito economico israeliano Globes, sottolinea sia la rivalità tra Cinque Stelle e Pd sia il loro tentativo di riguadagnare consenso. “Durante quest’anno di governo, il sostegno dell’opinione pubblica per i Cinque Stelle è sceso dal 38% al 14%, e la paura del partito di andare alle elezioni anticipate ha portato alla formazione dell’alleanza. Entrambi i partiti (Cinque Stelle e Pd) sperano che il loro sostegno sarà rafforzato dopo la nascita della coalizione”. Rispetto alla decisione del leader della Lega – definito dal Primo ministro Benjamin Netanyahu “Un grande amico di Israele”, durante la visita del ministro lo scorso autunno -, Oni riporta invece le critiche dei commentatori di destra a quest’ultimo: “Ora Salvini dovrà stare all’opposizione ma è stato politicamente danneggiato dal suo fallito tentativo (di tornare alle urne), che i commentatori di destra hanno definito ‘l’errore politico più stupido del decennio’. Un sondaggio del Corriere della Sera – conclude Oni – ha mostrato che la sua popolarità è scesa dal 54% al 36% dopo la recente mossa. E la prossima elezione è prevista in Italia solamente tra quattro anni”.
Daniel Reichel