Gantz sceglie il governo Netanyahu
Kachol Lavan verso l’implosione

KNESSET coronavirusUn dramma politico inimmaginabile si è consumato in queste ore in Israele. Dopo la crisi costituzionale che ha visto il presidente dimissionario della Knesset Yuli Edelstein scontrarsi con la Corte suprema, eludere l’ordine dei giudici a votare il suo sostituto e venire per questo ripreso dal presidente d’Israele Reuven Rivlin (“impensabile” non rispettare una decisione della Corte, il suo monito), ora il paese si avvia ad avere un nuovo governo di unità nazionale con quello che gli analisti politici definiscono il suicidio politico di Benny Gantz: il leader di Kachol Lavan, con una mossa imprevista, ha deciso di candidarsi a presidente della Knesset e far saltare il banco, alleanze precedenti (si parlava di un altro candidato di Kachol Lavan come presidente del parlamento, Meir Cohen) e aprire la strada a un nuovo governo Netanyahu. Secondo l’emittente Kan la scelta di Gantz arriva sulla base della preoccupazione per la crisi sanitaria ed economica dovuta al coronavirus.
Nel frattempo, sono in corso contatti per formare il governo di unità e a questo punto sembra che il primo ministro Netanyahu inizierà il suo mandato come primo nella rotazione alla guida dell’esecutivo, con il Likud che riceverà i ministeri del Tesoro e della Knesset. Gabi Ashkenazi, tra i fondatori di Kachol Lavan, servirà come ministro della Difesa durante questo periodo, e Gantz agirà come primo ministro nel secondo termine del mandato e come ministro degli Esteri. Il Dipartimento di Giustizia passerà a Kachol Lavan il consenso del Likud, e i partiti haredi manterranno il potere nel governo.
Probabile che Kachol Lavan intanto imploda: Yair Lapid, numero due del partito, e Moshe Yaalon, numero quattro, hanno chiesto in queste ore di mantenere loro il nome Kachol Lavan mentre Gantz dovrebbe tornare alla sua formazione originaria, Hosen LeIsrael. Significa che il partito di centro nato per contrastare Netanyahu, che ha fatto di questo argomento la sua battaglia politica in tre elezioni consecutive, non esiste praticamente più. Non nella sua forma originale.