Gli Usa e l’evolversi del piano di pace
Israele potrà estendere la sua sovranità su alcuni insediamenti vicino a Gerusalemme ma non procedere a un piano più esteso di annessioni in Cisgiordania. È quanto sarebbe disposta a concedere l’amministrazione Usa al governo guidato da Benjamin Netanyahu, che nelle scorse settimane aveva annunciato il proprio piano di annettere diversi territori in Cisgiordania. A riferirlo, la stampa israeliana e internazionale secondo cui alla Casa Bianca sarebbero preoccupati per le reazioni degli alleati americani in Medio Oriente di fronte ad eventuali estese annessioni israeliane.
In particolare, i funzionari dell’amministrazione guidata dal Presidente Usa Donald Trump si riuniranno in settimana per decidere se approvare o meno il piano annunciato da Netanyahu di iniziare ad annettere i 132 insediamenti in Cisgiordania e la Valle del Giordano – ovvero il 30 per cento del territorio assegnato a Israele nell’ambito del piano di pace israelo-palestinese promosso dalla stessa amministrazione Usa. Ad incontrarsi a Washington, secondo quanto riporta l’agenzia Reuters, saranno l’ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, David Friedman, il Segretario di Stato Mike Pompeo, il consigliere della Casa Bianca Jared Kushner e l’inviato in Medio Oriente Avi Berkowitz. Al vertice potrebbe partecipare anche il presidente Trump.
Secondo le fonti della Reuters legate alla diplomazia Usa, l’amministrazione Trump non ha chiuso la porta a un’annessione più ampia, ma teme che permettere a Israele di muoversi troppo velocemente potrebbe porre fine ad ogni speranza di attirare i palestinesi a sedersi per discutere il piano di pace di Trump.
Da Ramallah intanto la porta rimane chiusa e ieri si è tenuta una manifestazione palestinese a Gerico contro l’annessione a cui ha partecipato il Coordinatore speciale della Onu per il processo di pace in Medio Oriente Nickolay Mladenov. “Oggi mi sono unito all’Unione europea, Russia, Cina, Giappone, Giordania per esprimere il mio sostegno al popolo palestinese. Il mio messaggio era semplice: non allontanatevi dalla via della non violenza, non perdete la speranza di uno Stato palestinese che viva fianco a fianco e in pace con Israele”, il messaggio di Mladenov dopo la manifestazione.